00:00 19 Marzo 2001

Le domande dei lettori

Ecco alcune domande poste dai nostri appassionati lettori. Abbiamo scelto le più significative tra le decine che ci pervengono ogni giorno.

Mauro Galliani di Monza chiede: “cos’è l’inversione termica?”

Condizioni di cielo sereno e alta pressione, favoriscono l’irradiazione notturna. Lo strato d’aria a stretto contatto del suolo si raffredda fortemente, creando uno strato d’aria fredda pesante, in quota invece l’aria è calda e leggera. Dunque la temperatura, anziché diminuire con la quota aumenta, fino allo strato in cui termina l’inversione, che di solito può di norma collocarsi dai 500 ai 1200 m. Una volta superata questa anomalia, la temperatura torna a decrescere con l’altezza.

Per riconoscere un’inversione è utilissimo servirsi dei fumi emessi dai camini delle fabbriche: se questo sale verticalmente c’è un normale andamento termico, in caso contrario una sua disposizione orizzontale fa pensare ad un intrappolamento da inversione. Nelle valli ed in pianura persistono allora nebbia e foschia, mentre in montagna il tempo é mite e soleggiato e la visibilità ottima: un rapido cambiamento delle condizioni in questi casi é davvero improbabile.
Franca Condorelli di Firenze chiede: “cos’è la subsidenza?”

La subsidenza è il lento movimento discendente di una massa d’aria verso il suolo, ove si determina una divergenza. E’un movimento di “assestamento” dell’aria, caratteristico della zona centrale di un campo anticiclonico. Durante tale processo, l’aria subisce una compressione e dunque un riscaldamento, le nubi si dissolvono e l’umidità diminuisce.

Gianni Delicati di Lodi chiede cosa sia “la temperatura di rugiada”
La temperatura di rugiada é la temperatura alla quale l’aria diventerebbe satura di vapore acqueo se venisse raffreddata a pressione costante. La temperatura di rugiada permette di prevedere, in funzione del raffreddamento notturno, la probabilità di formazione della nebbia.

Alessio D’Ingianti chiede “Da dove deriva la parola Monsone?”
Monsone deriva dalla’arabo “mausin”, (stagione) e indica il vento periodico tipico delle zone tropicali che si genera dal contrasto termico tra oceani e zone continentali.

Franco Del Vecchio di L’Aquila chiede delucidazioni sul concetto di eliofania.
L’eliofania indica il periodo diurno di illuminazione solare; in meteorologia, si indica così la frazione di insolazione, cioé il rapporto tra durata effettiva del giorno preso in esame rispetto a quella teorica.

Infine Silvia Mussa di Milano domanda fino a che periodo possano verificarsi nevicate sulla Pianura Padana.
Un’incursione di aria fredda di origine artica che generi instabilità può eccezionalmente portare neve anche in Aprile e nella prima decade di maggio, si tratti ovviamente di fenomeni estremi che capitano rarissimamente con danni notevoli all’agricoltura.
Il termine medio delle possibili nevicate in pianura al nord si colloca intorno alla metà di marzo.
Autore : Redazione