00:00 17 Maggio 2011

I cirri e le loro stranezze

Ben note ai piloti di linea i cirri sono nubi che si trovano alle più alte quote della troposfera. Viste da terra assumono quella tipica forma sottile e filamentosa ma a volte sanno dare davvero spettacolo...

Sparsi nell’azzurro del cielo, capaci di assumere colorazioni forti al tramonto, docili nell’apetto, possono assumere diversi significati dal punto di vista di una previsione. Le nubi cirriformi sono segnale della presenza di aria più calda alle quote superiori della troposfera e possono spingersi alle nostre latitudini anche fin oltre i 10 mila metri di altezza.

Possono altresì indicare la parte più periferica di una nube temporalesca già giunta a maturazione e ormai in fase di sensescenza. La loro forma, vista da terra, è stratiforme, sottile e di tipo fibroso. I soggetti isolati possono assumere anche la forma ad uncino. Visti da un aereo di linea che vola a rotta di crociera, sembrano invece banchi di nebbia ghiacciati, che possono ricoprire i finestrini del nostro aeromobile di cristalli simili alla brina.

Abbiamo parlato di nubi formate da particelle di ghiaccio. Ebbene si, abbiamo scoperto il trucco della loro forma. Mentre le nubi miste, ad esempio quelle cumuliformi ma in genere quelle poste alle quote medie della troposfera, hanno una struttura di acqua e ghiaccio che crea maggiore spessore e consistenza, quelle cirriformi sono costituite da sottilissimi aghetti di ghiaccio che possono rimanere per ore in sospensione in perfetto equilibrio con l’atmosfera circostante.

E la forma a uncino, come quella della figura qui a fianco? Qui bisogna considerare i venti che scorrono alle quote superiori e che, a volte, possono anche essere molto violenti. In questo caso, come ad esempio avviene per le classiche strutture cirriformi legate al transito della Corrente a Getto, il vento riesce a spazzare dal nostro cirro le particelle di ghiaccio più sottili le quali fuoriescono dalla nube assumendo quel caratteristico ricciolo o uncino.

Un ultima domanda: i cirri producono precipitazione? Ebbene la risposta, anche se sembrerà strano, è affermativa. Le precipitazioni che si formano in seno ad una banda nuvolosa cirriforme dipende essenzialmente dalla quantità di vapore presente nella massa d’aria e dall’intensità dei moti ascendenti in seno alla nube stessa. Solitamente però si tratta di tenuissime precipitazioni nevose che sublimano in caduta non appena escono dalla nube stessa, senza naturalmente toccate il suolo. Quel che noi possiamo intravvedere da terra, se siamo fortunati e buoni osservatori, sono le classiche "virga" (o fall-out) cui corrispondono più rari buchi o strappi nel tessuto nuvoloso soprastante (fallstreak-holes nella figura in alto), fenomeno che genera curiosi e a volte spettacolari effetti ottici.

Autore : Luca Angelini