00:00 26 Luglio 2005

C’è temporale e temporale…

Ecco una semplice casistica che vi permetterà di catalogare meglio l'attività temporalesca sulla vostra zona.

I cumulonembi sono le nubi che generano precipitazioni temporalesche.

I temporali possono essere accompagnati da grandinate o addirittura da rovesci di tipo nevoso.

Si distinguono i temporali locali, limitati cioè ad una zona ristretta, e i temporali frontali che si spostano insieme alle perturbazioni.

Il temporale locale può avere origine termica quando, durante l’estate, il forte soleggiamento e una certa instabilità atmosferica favoriscono la risalita di pacchetti d’aria chiamati termiche, che si raffreddano e si espandono con l’ascesa in quota, generando nubi cumuliformi.

Questo tipo di fenomeni, in ragione delle temperature, è naturalmente più frequente nel pomeriggio e nelle prime ore della serata sulla terraferma, di notte sul mare.

C’è però anche una causa orografica che può determinare un episodio temporalesco locale: la presenza di un rilievo forza l’aria a sollevarsi per superarlo formando nubi a sviluppo verticale.

I temporali frontali hanno una maggiore estensione rispetto a quelli locali e possono essere associati ad un fronte caldo, freddo o ad una occlusione.

Gli episodi temporaleschi più violenti si scatenano in seno ai fronti freddi che generano correnti ascendenti molto intense e fenomeni occasionalmente pericolosi. Possono verificarsi in qualsiasi ora della giornata, anche in piena notte.
I temporali da fronte caldo sono generalmente deboli.
Autore : Alessio Grosso