00:00 24 Novembre 2017

VORTICE POLARE: cosa potrebbe succedere nella prima decade di dicembre?

Uno sguardo ai movimenti del nostro Vortice Polare all'esordio della mensilità dicembrina.

Estremamente difficile giungere a conclusioni sul comportamento del Vortice Polare nella prima decade dicembrina; in questa ultima parte di novembre abbiamo compreso come vi sarà una forte azione di disturbo a carico della cosiddetta "Wave 2", in sostanza una potente elevazione dell’anticiclone delle Azzorre alle latitudini dell’artico groenlandese, la quale favorirà il consolidamento di una vistosa saccatura (onda di Rossby) sull’Europa, foriera di maltempo ed instabilità in chiave invernale. L’azione di disturbo sarà a carico della sola onda anticiclonica atlantica mentre mancherà completamente quella derivante dall’anticiclone delle Aleutine (la cosiddetta Wave 1 pacifica).

Da qui la chiave di volta per comprendere i movimenti del Vortice Polare nella prima decade di dicembre; il modello americano mette in luce un trasferimento di vorticità dall’Eurasia al Canada, evento che determinerebbe una ripresa dell’attività zonale (venti occidentali) sull’oceano Pacifico e di riflesso anche sull’oceano nord Atlantico già nella prima settimana del nuovo mese.

Sul nostro lato dell’emisfero, questa evoluzione porterebbe quindi un aumento di gradiente sull’oceano nord-atlantico, laddove vi sarebbe una ripresa delle westerlies occidentali e pertanto l’interruzione dei flussi di calore a carico della seconda onda. Parole complicate per descrivere un rinforzo del Vortice Polare con una maggiore predisposizione dell’anticiclone ad invadere il continente europeo. A quel punto sarebbe da valutare l’effettiva resistenza offerta dai flussi d’aria fredda artica nei confronti di tale espansione.

Il modello europeo mette in luce un riversamento più blando di vorticità verso il Canada; quest’ultimo sarebbe contrastato da una moderata attività d’onda a carico dell’anticiclone aleutinico. Ne potrebbe conseguire una circolazione sicuramente più ondulata rispetto quanto messo in luce dal modello americano. In questo caso l’assetto generale del Vortice Polare potrebbe agevolare ancora per un po’ delle nuove pulsazioni dell’onda atlantica alle latitudini polari.

In linea generale possiamo affermare con ragionevole sicurezza, come le condizioni di tempo instabile e più freddo potranno accompagnare l’Europa ed il nostro Paese sino ai primi giorni di dicembre. E’ ancora impervio spingersi oltre, anche se riteniamo abbastanza probabile un nuovo ricompattamento almeno parziale del Vortice Polare nel corso della prossima mensilità. 

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Autore : William Demasi