00:00 17 Aprile 2013

Venerdì sera scatta l’ora del temporale al nord

Dopo aver trascorso alcune giornate dominate da un tipo di tempo anticiclonico e con temperature al di sopra della media stagionale, l'arrivo di venerdì 19 sancirà l'ingresso sul nostro Paese del primo passaggio temporalesco della stagione. Su alcune aree il contrasto con l'aria fredda in arrivo dal nord-Atlantico potrebbe portare alla formazione di episodi temporaleschi molto violenti.

Dopo aver trascorso alcune giornate dominate da un tipo di tempo anticiclonico e con temperature al di sopra della media stagionale, l’arrivo di venerdì 19 sancirà l’ingresso sul nostro Paese del primo passaggio temporalesco della stagione, provocato per la prima volta dall’accumulo di umidità e calore nei bassi strati, sucessivamente "consumati" dall’arrivo di aria fresca durante il passaggio perturbato.

Su alcune aree il contrasto con l’aria fredda in arrivo dal nord-Atlantico potrebbe portare alla formazione di episodi temporaleschi molto violenti, causati dl violento sovrapporsi tra l’aria calda presente nei bassi strati atmosferici ed il massiccio ingresso dell’aria fredda alla quota di 500hpa. (circa 5500 metri)

La formazione di un minimo al suolo tra la costa Azzurra ed il basso Piemonte potrebbe complicare ulteriormente la situazione, predisponendo l’atmosfera alla creazione di elevato wind-shear positivo con la possibilità che alcuni di questi temporali possano trasformarsi in supercelle.

Dove dovrebbero colpire i fenomeni più intensi?

L’arrivo della saccatura dal nord-Atlantico investirà le nostre regioni a partire dal pomeriggio di venerdì iniziando dai settori più occidentali che di conseguenza saranno le prime aree del Paese ad assistere alla formazione dei temporali.  Durante il tardo pomeriggio i cumulonembi andranno formandosi lungo le fasce pedemontane dell’alto Piemonte per poi diffondersi abbastanza rapidamente verso l‘alta Lombardia nelle ore sucessive.

Da segnalare inoltre la possibilità che i temporali restino specificatamente legati alle temperature tiepide che ritroveranno nelle aree pianeggianti. In questo caso la temperatura dei settori alpini e prealpini dovrebbe essere sufficientemente fresca da scongiurare la formazione di eventi temporaleschi intensi nelle aree montuose. Di conseguenza cumulonembi e temporali potrebbero risultare spostati qualche chilometro verso sud, in aperta pianura.

Nel cuore della notte la figura di bassa pressione porrà un notevolissimo nocciolo freddo di -25 alla quota di 5500 metri che andrà sprofondando sin verso il Golfo del Leone ed il mar Ligure entro la mattinata di sabato. Ci attendiamo quindi un aumento delle nubi con l’arrivo di qualche temporale sparso anche sul resto del settentrione italiano ma senza raggiungere l’intensità del venerdì pomeriggio-sera.

Da segnalare infine l’arrivo a livello locale di alcune intense grandinate durante le manifestazioni temporalesche. La presenza di un blocco d’aria fredda in quota, favorirà uno zero termico mediamente più basso rispetto a quello estivo, con la possibilità che la grandine (anche di piccole dimensioni) possa raggiungere più facilmente il suolo. In occasione dei temporali più intensi non sottovalutare quindi la precipitazione grandinigena che sarà possibile il pomeriggio-sera di venerdì su Piemonte e Lombardia.

Per avere specifiche mappe e cartine di previsione, vi rimandiamo agli aggiornamenti di domani.

Approfondimenti su: https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/Tra-venerdi-sera-e-sabato-attese-forti-precipitazioni-tra-Piemonte-e-Lombardia/41229/ di Alessio Grosso.

 

Autore : William Demasi