00:00 22 Marzo 2013

Quando il RADAR insegna: le linee di convergenza

Due venti contrapposti possono dare luogo a fenomeni molto intensi che si abbattono su aree circoscritte. Ecco le LINEE DI CONVERGENZA.

Riflettività del radar spietata ed eloquente sul nord-ovest ed in particolare sul Mar Ligure. A prima vista appare come un lungo serpentone piovoso, che si diparte su una linea ben definita…e non si muove…ne a destra e ne a sinistra.

All’interno della struttura instabile, una serie di temporali o rovesci di matrice marittima che, uno dietro l’altro, mettono sotto torchio le zone dove sono presenti i colori più accesi ( ad esempio il rosso).

Come mai i temporali spesso si presentano in linee? Per rispondere a questa domanda bisogna attentamente osservare la sinottica, ovvero lo spostamento delle masse d’aria al suolo e in quota.

Alle quote superiori, sulla zona, era presente un forte flusso da sud-ovest, facente capo alla vasta depressione sull’Europa occidentale. Già questo fattore sarebbe stato sufficiente a veicolare piogge verso gran parte del nord Italia.

Analizzando invece le correnti al suolo, si notava un forte vento di Scirocco sulla Riviera di Levante ed un altrettanto forte Libeccio su quella di Ponente.

Nel punto dove i due venti convergono, si ha la famigerata LINEA DI CONVERGENZA in seno alla quale si sviluppano intensi moti verticali che letteralmente "sbattono in alto" l’umidità presente nei bassi strati. Ecco allora la costruzione delle nubi temporalesche lungo questa linea, che si muovono però nel letto delle correnti sud-occidentali alle quote superiori.

L’osservatore che si trova al di sotto non capisce la reale evoluzione e il tutto viene scambiato per un temporale o un rovescio UNICO, ma interminabile.

Autore : Paolo Bonino