00:00 4 Gennaio 2018

Le ultime novità sulla PERTURBAZIONE prevista a cavallo tra il weekend e l’inizio della prossima settimana

Una figura depressionaria piuttosto importante, monopolizzerà il tempo d'Europa a partire dal weekend ormai imminente sino alla prima metà della prossima settimana. Ecco COME potrebbe comportarsi sul nostro Paese.

I modelli identificano nel periodo compreso tra sabato 6 gennaio e martedì 9, l’intervento di una nuova circolazione depressionaria che andrà a stabilire il proprio perno sui settori occidentali d’Europa. Questa depressione presenterà un allaccio piuttosto debole con la circolazione atmosferica delle latitudini settentrionali e sarà quindi favorita un’evoluzione "lenta" del corpo nuvoloso ad essa associato che potrebbe insistere diversi giorni sulle regioni settentrionali. 

In virtù di un parziale sprofondamento della depressione verso le basse latitudini, le precipitazioni, almeno in un primo momento, potrebbero essere circoscritte alle sole regioni settentrionali ed alto tirreniche, mentre il carico piu grosso della pioggia potrebbe coinvolgere il nostro Paese non prima della sera di domenica e per gran parte di lunedì con precipitazioni diffuse e persistenti.

In questa sede LA NEVE potrebbe cadere abbondante sulle Alpi piemontesi, lombarde e venete, con accumuli di molti centimetri ad una altezza generalmente superiore ai 1000 metri. 

In ordine decrescente di importanza, ecco le regioni adibite a ricevere le quantità più abbondanti di precipitazioni; ai primi posti vi sono il Piemonte, la Liguria, la Lombardia e la Valle d’Aosta. Al secondo posto inseriamo la Toscana, il Veneto, il Friuli, la Sardegna ed il Lazio. Le ultime regioni colpite tra martedì e mercoledì prossimo potrebbero essere quelle meridionali ma con modalità ancora da stabilire. 

Il quadro delle temperature spicca in modo particolarmente eclatante: tra il giorno dell’Epifania (sabato 6) e martedì 9 gennaio, le temperature subiranno scarti positivi sopra la media sino a +10°C sulle regioni di Mezzogiorno. Al suolo potrebbe essere sfiorata in più di un’occasione la soglia dei +20°C. 

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Autore : William Demasi