00:00 31 Gennaio 2018

Focus sulla prima decade di febbraio: cosa potrebbe succedere sull’Italia?

Probabile fase di tempo instabile invernale anche per l'Italia; non tutti i settori ne verranno però interessati in egual misura. Cerchiamo di fare maggiore chiarezza sul tempo previsto in ambito nazionale nella prima decade di febbraio.

SINOTTICA GENERALE PREVISTA: nei prossimi giorni una massa d’aria fredda di origine artico-continentale riuscirà a crearsi un varco in direzione dell’Europa, dando così luogo ad una fase di tempo freddo ed instabile dalle caratteristiche invernali. La corrente a getto in uscita dall’oceano Atlantico, si biforcherà in due grandi flussi, il primo diretto verso la regione polare, il secondo tenterà in ogni modo possibile di forzare il muro dell’aria fredda sull’Europa, almeno in un primo momento con scarse possibilità di successo. L’apice del freddo è previsto sulla Scandinavia ed i settori europei nord-orientali ma isoterme sino a -10°C potrebbero raggiungere da domenica 4 febbraio in avanti, anche i settori centrali d’Europa. Parte di questo freddo potrebbe infine dilagare verso la Penisola Iberica, aprendo per il nostro Paese scenari atmosferici molto interessanti. 

TEMPERATURE: ecco COME potrebbero comportarsi su scala nazionale.

Ancora molto difficile dare una stima dei valori termici previsti nei prossimi giorni. Tra venerdì 2 e sabato 3 febbraio, il passaggio della prima perturbazione apporterà una prima flessione delle temperature ad opera di masse d’aria polari-marittime. a partire da domenica 4 ed ancor più lunedì 5 febbraio, entrerebbe in gioco l’aria artico-continentale con effetti più decisi di raffreddamento pronosticati dai modelli sulle regioni settentrionali. Isoterme previste sul piano isobarico di 850hpa (circa 1400 metri) sino a -5°C.

PRECIPITAZIONI: ecco come potrebbero comportarsi su scala nazionale.

Con l’arrivo del freddo sull’Europa, le figure di bassa pressione tendono più facilmente a percorrere dei tragitti meridionali. La corrente a getto polare viene a trovarsi molto in basso e di conseguenza la fascia dei contrasti tende a trasferirsi con più probabilità sui settori di basso Mediterraneo. La presenza dell’anticiclone sempre appolaiato sul vicino oceano Atlantico, non farebbe altro che favorire questa evoluzione. In virtù di queste considerazioni, le regioni centrali e meridionali appaiono al momento quelle favorite dalla nuvolosità e dalle precipitazioni, anche se qui il limite delle nevicate sarebbe posto abbastanza in alto. Secondo le ultime stime, il raffreddamento più consistente delle temperature riguarderebbe infatti le regioni settentrionali e parte di quelle centrali. 

Una possibile chance di NEVE a BASSA QUOTA sulle regioni del nord tra lunedì 5 e martedì 6 febbraio. Ne parleremo in modo più approfondito in un aggiornamento dedicato.

LUNGO TERMINE: sguardo alla seconda decade di febbraio. 

Nella secopnda decade del mese alcuni modelli mettono in luce un rinforzo delle corrtenti occidentali sull’Europa, evento che potrebbe almeno temporaneamente, addolcire il quadro termico generale sull’Europa occidentale e sul Mediterraneo. (da confermare)

Autore : William Demasi