00:00 27 Luglio 2013

Breve ma intensa scodata temporalesca lunedì 29 al nord: ecco cosa potrebbe succedere

Su questo articolo cercheremo di spiegarvi quali saranno le dinamiche atmosferiche responsabili della breve ma localmente INTENSA passata temporalesca prevista lunedì 29 luglio sul settentrione italiano.

Il passaggio temporalesco previsto durante la giornata di lunedì 29 luglio si inserirà in una dinamica dall’evoluzione piuttosto veloce. Essa trarrà origine da una "scodata" vera e propria dell’aria fredda che per qualche ora riuscirà a coinvolgere limitati settori del nostro Paese. (settori settentrionali italiani) L’aria più fredda di origine atlantica riuscirà a trovare una via di fuga verso l’Italia, sfruttando una marcata ondulazione del getto alla quota di 500hpa (circa 5600 metri) che ruoterà nel giro di poche ore dai quadranti meridionali a quelli occidentali. L’ingresso dell’aria fredda in quota sarà accompagnato da un calo sufficiente delle temperature anche alle quote inferiori (1500 metri) agevolando la formazione di alcuni temporali localmente forti che dovrebbero interessare le zone di alta pianura. Il calo della temperatura sui 1500 metri si porterà dagli attuali +20 / +22 sino a +14 / +16 aiutando le correnti convettive degli addensamenti cumuliformi a rompere il classico strato di inversione termica provocato dall’anticiclone africano.

L’ondulazione del getto transiterà piuttosto velocemente tra la prima mattinata di lunedì 29 e le ore successive, giungendo alle estreme regioni nord-orientali entro il tardo pomeriggio, quando il tempo atmosferico sarà votato ad un veloce miglioramento su gran parte dei settori settentrionali. In conseguenza di questo, i temporali più intensi avranno maggiori probabilità di formarsi durante la prima metà della giornata, soprattutto tra la mattinata ed il primo pomeriggio di lunedì.

I temporali colpiranno dapprima le aree nord-occidentali (possibile un temporale marittimo anche su Genova) successivamente le aree est lombarde ed alcune zone del Triveneto. Su questi ultimi due settori si prevedono tuttavia fenomeni più isolati e maggiormente concentrati sui rilievi montuosi a causa di una minore ingerenza dell’aria fredda alle diverse quote atmosferiche. In buona sostanza l’atmosfera potrebbe risultare in parte "cappata" rendendo più difficoltosa la formazione di temporali intensi nelle pianure orientali, anche se questa eventualità andrà confermata nel dettaglio con gli aggiornamenti di domani.

La fase "post" peggioramento sarà caratterizzata dall’ingresso del Maestrale e del Libeccio che determineranno una generale rinfrescata che sarà avvertibile anche sulle regioni centrali entro la mattinata di martedì.

Autore : William Demasi