00:00 2 Marzo 2005

Freddo e Neve: APPENNINO… da brivido!

Rassegna di temperature e spessori nivometrici dalla Liguria alla Sicilia: ce n'è per tutti i gusti!

A chi conserva ben saldo lo stereotipo del marzo tiepido, magari un po’ capriccioso e piovigginoso, ma pur sempre lontanamente invernale, dedichiamo il prologo del mese appena iniziato, emblema di una stagione importante come non se ne vedevano da tempo, e simbolo di una primavera che può riservare sorprese -più o meno gradite, a seconda dei gusti- come questa.

Stiamo parlando di un inizio di marzo assolutamente gelido, come cioè non se ne vedevano da tempo. Temperature negative anche nei valori massimi, a quote assolutamente antropizzate, e non lontano dai bracci di mare che cingono la nostra Penisola, sono state il biglietto da visita di un mese che si annuncia degno prosecutore di uno dei febbrai più freddi da vent’anni a questa parte. Non a caso, le previsioni a medio termine non lasciano presagire nulla di “primaverile”, come forse il calendario che avete appeso di fronte alla vostra scrivania lascerebbe ipotizzare.

C’è anche da dire che i valori termici registrati tra ieri e oggi (1 e 2 marzo 2005) sono stati facilitati non solo dalla gran massa d’aria fredda che ha sovrastato i cieli del Centro-Nord, ma anche dall’effetto-albedo dato dall’esteso e consistente innevamento di vaste zone d’Italia, e soprattutto dalla mancanza di nubi nella fase notturna della giornata. Tutto questo ha funzionato come un cocktail efficacissimo per la discesa della temperatura, che in molte località ha toccato valori para-polari. Vediamo insieme alcuni esempi.

UMBRIA-MARCHE: MONTI SIBILLINI DA RECORD!
Chi ha visto il Tg, avrà sentito parlare dei -32°C di Castelluccio di Norcia, Monti Sibillini, Umbria. Ebbene, in realtà non si tratta di un valore registrato nel piccolo borgo medievale (adagiato su di un colle prospiciente la piana sottostante e soggetto allo sferzare dei venti, dunque a valori termici non così rigidi), bensì del valore minimo registrato sui terreni agricoli del Pian Grande, proprio sotto il paesino, a una quota leggermente inferiore ai 1400 metri sul livello del mare. E’ comunque un valore importante, anche se non deve far gridare all’eccezione, visto che il microclima della zona di tanto in tanto favorisce discese polari della temperatura. Non è un caso, infatti, che in questa zona valori di -30°C siano stati toccati per la terza volta negli ultimi tre anni.
A margine del Pian Grande di Castelluccio di Norcia, in località Rifugio Monti del Sole (Norcia), il valore minimo ha toccato i -20°C e quello massimo non ha superato i -10°C, a 1575 metri slm; mentre a Forca di Gualdo (Castelsantangelo sul Nera, MC) gli estremi sono stati di -22°C e di -6°C a 1496 metri di altitudine, con ben 116 cm di accumulo nevoso al suolo. Importanti anche i -15°C registrati a Montegallo, ai piedi del Vettore, versante marchigiano (1020 metri slm).

APPENNINO SETTENTRIONALE: GRAN FREDDO ANCHE IN LIGURIA!
Importanti anche le temperature dell’Appennino Settentrionale. -20°C a 1500 metri nelle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, con gli incredibili valori diurni di -12°C registrati sotto l’Alpe Cusna (1530 metri slm) e al Rifugio Cavone (1416 metri slm). Il record a Lagdei, in provincia di Parma, con ben -21°C a soli 1252 metri di altitudine. Sul versante padano, significativi pure i -19°C di Campigna, in provincia di Forlì-Cesena. Sul settore toscano, notevoli i -14°C del Monte Secchieta (FI) e i -13°C registrati sugli 88 cm di neve caduti all’Eremo di Camaldoli (1111 metri slm); più “scontati” i -16°C dell’Abetone. In Liguria, punte di -13°C in provincia di Genova (Monte Calvo).

LAZIO-ABRUZZO: GELIDA ROCCARASO, GRANDE INNEVAMENTO OVUNQUE!
Parlando dell’Appennino Centrale, non si può non tenere in considerazione il valore nivometrico del Monte Amiata, dove -a pochi chilometri dal Mar Tirreno- sono stati misurati ben 233 cm di neve, con una temperatura di 13 gradi sotto lo zero! Sul Terminillo (al Colle delle Scangive, 1682 metri slm), termometro a -12°C e ben 170 centimetri di manto bianco. Sempre nel Reatino, importante il valore di -17°C registrato sopra Cittareale. Spostandosi verso sud, sempre nel Lazio, notevolissime le temperature registrate sull’asse montuoso Ernici-Simbruini, tra le quali spiccano i -21°C di Campo dell’Osso (Subiaco). In Abruzzo sono tornati i -30°C a Campo Felice e a Campo Imperatore (ma i dati ufficiali parlano rispettivamente di -25°C e -18°C nelle stazioni controllate dalla Forestale); -21°C sulle montagne della Magnola (Ovindoli), mentre decisamente importante è il valore diurno di Prati di Tivo: -10°C poco dopo le ore 12 (la minima era stata di ben -24°C!)! Quasi incredibile l’escursione termica sui Monti Carseolani: a Marsia si è passati dai -20°C del primo mattino al +1°C di metà giornata, mentre a 1550 metri sulle montagne di Scanno la colonnina di mercurio è scesa a ben -25°C! Gran freddo poi nell’Alta Val di Sangro: -14°C a Pescasseroli, -20°C a Rivisondoli, per finire sui -28°C dell’Altopiano dell’Aremogna, sopra Roccaraso: gran bel biglietto da visita per i campionati europei di sci! Ottimo anche l’innevamento, come dimostrano i due metri caduti sulle montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo anche al di sotto dei 1500 metri di altitudine, o addirittura i tre abbondanti della Maiella e del Gran Sasso d’Italia.

APPENNINO MERIDIONALE: NEVE D’ALTRI TEMPI!
Il Molise porta sicuramente la bandiera di tutto il Meridione, in fatto di freddo e neve. Su tutti, Campitello Matese e Capracotta detengono i grandi record di questo incredibile inverno Duemilacinque: rispettivamente, minima di -14°C e massima di -10°C! In Campania, valore negativo quasi incredibile a Passo Perrone, sopra San Gregorio Matese, a 1240 metri slm, con -18°C e accumulo nivometrico al suolo di ben 265 cm! Quasi due metri di neve anche a Laceno (AV). Meno freddo il resto del Sud, dove comunque permangono condizioni di innevamento notevoli, specialmente su Sirino e Sila. In Sicilia punte di 250cm sui 1850 metri di altitudine di Piano Battaglia, Madonìe.
Autore : Emanuele Latini