Primi giorni di scuola e sono già ammalati: possibile?

Li portano a scuola senza nemmeno mettere il naso fuori dalla finestra. Vedono il sole e pensano che necessariamente continui un'estate senza fine. Invece non si rendono conto che l'aria è cambiata, le notti si sono allungate e al mattino all'esterno possono esserci anche 15-16°C, uno sbalzo notevole con l'ambiente casalingo, che ancora deve smaltire il calore estivo e li ospitava a 26°C.

Questi poveri bimbi escono così in gran parte con magliettina, calzoncini corti e sandaletti, senza canottiera o felpa leggera: li vedi che hanno freddo, che si stringono addosso le braccia per scaldarsi; in fondo sarebbe tutta salute se poi non dovessero andare a scuola, a contatto con microbi e batteri. Se il loro sistema immunitario non è ancora formato ecco allora che il muco si infetta e subentrano patologie delle prime vie respiratorie, tra cui laringiti, faringiti, tonsilliti, anche se siamo a settembre.

Le mamme si disperano perchè perdono giorni di lavoro e i loro figli preziosi giorni di scuola materna o di primaria, che specie all'inizio sono fondamentali per l'integrazione del bambino nell'ambiente scolastico.

Allora siate più furbe mamme o papà: golfino, canottiera e magari un paio di calzine serviranno a proteggere maggiormente vostro figlio dal primo stop della stagione, unitamente ad un bell'integratore vitaminico consigliato dalla pediatra.

Se poi volete un consiglio: frequentate con loro il meno possibile i centri commerciali, il luogo peggiore in cui possiate portare i vostri figli.

Ad eccezione del peggioramento piovoso di domenica 15 comunque il tempo darà una mano alle famiglie con bambini. Grossi sbalzi termici o derive autunnali rimarranno per il momento confinate oltralpe.