Qualche temporale è previsto in occasione di domenica 1°aprile a partire dal nord, ma non si vede l'arrivo di una vera svolta nello stato del tempo.
Questa è una di quelle situazioni veramente difficili da sbloccare, sembra d'essere tornati alla stagione 99/2000, dove però a fine marzo il blocco si risolse. Eravamo agli esordi con MeteoLive e ricordo benissimo la grande preoccupazione per la siccità, dopo oltretutto un inverno avaro di freddo e neve.
Qui abbiamo però un anticiclone ancor più coriaceo, uno di quelli che ha 7 vite e risulta indomabile. Abbiamo avuto un'ulteriore dimostrazione delle sue capacità proprio in concomitanza con la previsione per la domenica delle Palme, che avrebbe dovuto rappresentare un vero tentativo di svolta nello stato del tempo.
La forza della struttura è stata ancora una volta sottovalutata dalle mappe a lungo termine, che solo sotto le 180 ore hanno capito che in realtà anche questa volta avrebbe resistito. Un po' di aria fredda però, dapprima in quota, poi anche al suolo, irromperà da nord-est, determinano un'instabilità prettamente primaverile con qualche spunto temporalesco a partire dal settentrione e poi attivo anche sul resto del Paese, grazie anche allo spostamento dei massimi pressori verso il nord-ovest del Continente. In questo modo nel Mediterraneo sino a martedì 3 aprile insisterà una palude barica, favorevole alla formazione di nuovi nuclei temporaleschi, segnatamente pomeridiani e più probabili sui monti.
L'evoluzione seguente è al momento un po' più promettente rispetto al solito dominio incontrastato dell'anticiclone, ma è anche cosparsa di trappole, nelle quali non vogliamo cadere. Infatti i modelli sbandano alquanto: c'è chi dà molta importanza al malloppo gelido che andrà a mettere radici sulla Scandinavia, tentando di sfondare sin sul Mediterraneo, chi invece riporta in auge correnti atlantiche, sia pure poco convincenti; c'è poi la soluzione al momento più probabile ed ovvia che recita ancora ossessivamente anticiclone, anticiclone, anticiclone.
In fin dei conti sarebbe anche la soluzione ideale per evitare problemi con gli albergatori per il periodo pasquale, ma qui dobbiamo pensare anche all'agricoltura, ai ghiacciai, ai razionamenti idrici, e ci sentiamo molto preoccupati, perchè se è vero che con gli anticicloni eravamo abituati a convivere per 8-9 mesi l'anno, mai più avremmo pensato che se li sarebbe presi tutti e 12.
SINTESI PREVISIONALE sino a martedì 3 aprile 2012:
da mercoledì 28 a sabato 31 marzo: bel tempo su tutto il Paese, con cielo spesso sereno o magari a tratti velato e con qualche cumulo sui rilievi nel pomeriggio. Clima molto mite, se non caldo nel pomeriggio nelle zone a clima continentale.
domenica 1 aprile: fin dalla nottata possibili temporali sparsi sul Triveneto e l'Emilia-Romagna, anche forti e grandinigeni, con parziale coinvolgimento del resto del nord nel corso della giornata, sottoforma di rovesci che andranno poi a localizzarsi sul Piemonte, ingresso della Bora a Trieste, al centro instabilità in crescita lungo tutti i rilievi con focolai temporaleschi sparsi nel pomeriggio, ancora tempo buono al sud, ma anche qui tendenza ad accentuazione dell'instabilità. Temperature in calo, soprattutto al nord.
lunedì 2 aprile e martedì 3 aprile: condizioni di moderata instabilità su tutto il Paese con spunti temporaleschi frequenti nelle zone interne e montuose, specie nelle ore pomeridiane, ma anche ampie schiarite, specie al mattino. Temperature in lieve ulteriore calo, ma non farà freddo. Tendenza a miglioramento dalla serata di martedì ma da confermare.