00:00 30 Novembre 2000

La “sfera” vede isobare da “bufera”

Incredibile la potenza sviluppata dalle nuove depressioni in viaggio dall'Atlantico verso il cuore del continente europeo

Un letto di correnti intensissime investirà nei prossimi le coste Atlantiche nord-occidentali: venti di tempesta si scateneranno in mare aperto.

Per fortuna la forza dei venti confluirà poi in correnti occidentali sempre sostenute ma decisamente più moderate che giungeranno sulle nostre regioni con le consuete ondulazioni.

Se al sud il tempo resterà in gran parte asciutto, perchè protetto dall’alta pressione, nei serpeggiamenti saranno inseriti fronti perturbati che interesseranno a più riprese il centro-nord già a partire dal week-end, e dopo una pausa si intensificheranno, proponendo ben tre passaggi perturbati in serie: il primo mercoledì 6 dicembre, il secondo venerdì 8, il terzo domenica 10.

A lungo termine la piega delle correnti diverrebbe più marcatamente nord-occidentale con freddo sulle Alpi, foehn sul NW e nevicate sparse sui rilievi appenninici che si affacciano sull’Adriatico.

Ogni giorno però questa tendenza è sempre più posticipata e si conferma per il momento la persistenza di un clima piuttosto mite, con la quota neve costantemente al di sopra dei 1000 m.
Autore : Alessio Grosso