00:00 12 Maggio 2001

La neve se ne va

Le stagioni devono seguire il proprio corso e amo la montagna in ogni periodo dell'anno, ma...

Sarà perchè per le nostre Alpi è stato un anno veramente eccezionale (e temo che non sarà facile vederne uno simile a breve termine), ma non riesco proprio a non essere un po’ malinconico nel vedere i prati che giorno dopo giorno conquistano il loro meritato spazio.

E così nella mia mente cominciano a scorrere le immagini di un anno meteorologicamente incredibile:
dalle nevicate di luglio 2000 scese nelle nostre valli fino a quote così basse che non si vedevano da 30 anni (alla faccia degli stregoni inglesi che attendevano l’estate più calda del secolo!) alle immagini crudeli dell’alluvione di ottobre con la gente della Valleé e del Piemonte in ginocchio ma pronte a rialzarsi, e via via fino alle nevicate nel (e sottolineo proprio NEL) giorno di Natale e infine a quell’incredibile susseguirsi di record nell’altezza del manto nevoso, i 750 cm dello Stelvio, l’assalto alla bandiera che sembrava finito a fine marzo ed invece è proseguito fino ai primi giorni di maggio, i 900 cm sul Col del Nivolet (ma chi sarà andato a misurarli?), i 17 metri di precipitazioni nevose cumulate nell’inverno al Monte Sobretta vicino a S. Caterina Valfurva, e di nuovo la neve e il freddo invernale nel giorno di Pasqua (e anche qui sottolineo proprio NEL giorno di Pasqua) e tanti altri episodi e fatti che hanno riempito di senso questo anno meteorologico e hanno significato per tutti noi, uomini della meteo, un anno vissuto… meteorologicamente!!

Un malinconico saluto a tutti, Andrea (snowman nel forum!)
Autore : Andrea Lionetti