In genere, proprio in coincidenza dell'equinozio di primavera (che per l'emisfero australe equivale a quello d'autunno) si realizzano quelle condizioni che portano ad una grande variabilità su quasi tutto il globo.
Con un vortice polare ormai in fase di ulteriore indebolimento e l'indice NAO in lenta graduale discesa diventa sempre più probabile, ancorchè non certa, un'ultima decade di marzo abbastanza vivace anche in sede mediterranea.
La lunga fase caratterizzata da correnti settentrionali che è perdurata per gran parte del febbraio e per questo inizio di marzo eccezion fatta per i due episodi perturbati che hanno invece chiamato in causa lo scirocco (prima decade di febbraio, primi di marzo), sembra destinata a continuare ancora per un po', interrotta da una maggiore ingerenza dell'alta pressione sul settore centrale del Continente, cosa che per noi significa solo una parola: breve fase mite e spesso soleggiata, interrotta solo dal passaggio di una modesta goccia fredda al nord domenica pomeriggio con i primi tuoni di stagione non esclusi.
La prossima settimana invece l'alta pressione potrebbe spingersi maggiormente verso nord e come sempre in questi casi esporrebbe il suo bordo meridionale a qualche ultima scorribanda delle truppe del Generale Inverno che raggiungerebbero da est l'Italia dando vita ad un sensibile calo termico e a qualche fenomeno anche di tipo nevoso in Adriatco e al sud sino alle quote collinari.
Al momento una simile ipotesi però resta ancora poco credibile, così come non convince l'evoluzione successiva con l'aria fredda sempre protagonista, inserimenti di fronti anche da occidente, anticiclone costantemente sbilanciato verso nord con lunga e severa fase instabile. Proprio stamane parlavo di limiti di predicibilità: questo è proprio un caso tipico. Il modello si è lasciato prendere la mano e gli errori di interpretazione che già si colgono nei prossimi giorni si amplificano esponenzialmente procedendo con il film dell'ultima decade di marzo.
Ma allora, vi direte, che tempo dobbiamo aspettarci? La risposta l'abbiamo data sopra. L'ultima decade di marzo per noi non sarà anticiclonica (cioè soleggiata) ma ancora non è dato di sapere quanto potrà essere vivace e soprattutto quanto fredda.
SINTESI PREVISIONALE SINO A GIOVEDI 18 MARZO 2009:
venerdì 13 marzo: nubi stratiformi sfileranno lungo la Penisola da nord verso sud, qualche fiocco al mattino sui crinali alpini di confine centro-orientali oltre i 1200m ma con tendenza a miglioramento dal pomeriggio. Temperature senza grandi variazioni.
sabato 14 marzo: bel tempo ovunque, tendenza a qualche passaggio nuvoloso al nord e sulla Toscana nel corso della giornata. Temperature stazionarie su valori primaverili.
domenica 15 marzo: al nord e sulla Toscana tempo incerto al mattino, instabile nel pomeriggio con qualche breve acquazzone anche s sfondo temporalesco, altrove poco nuvoloso con banchi nuvolosi sparsi tra regioni tirreniche e Sardegna. Temperature in lieve calo al nord.
lunedì 16 marzo: su basso Piemonte, Liguria, Sardegna, Umbria, Toscana e Lazio parzialmente nuvoloso con qualche rovescio non escluso, per il resto abbastanza soleggiato e mite.
martedì 17 e mercoledì 18 marzo: giornate primaverili a tutti gli effetti e tempo soleggiato.
giovedì 19 marzo