00:00 24 Gennaio 2005

Il Generale Inverno ha lanciato la sua offensiva…

Centro-sud imbiancato sino a venerdì, nel fine settimana potrebbe toccare al nord.

I calendari una volta contenevano briciole di saggezza popolare, anche in ambito meteorologico.

Il mese di gennaio veniva spesso rappresentato con ghiaccioli alle finestre di una casa, al cui interno una vecchierella seduta vicino al camino cercava con fatica di riscaldarsi un po’ mettendo legna.
Di neve nessuna traccia, fuori dalla finestra una bella luna piena splendeva sulla campagna coperta di brina quale ulteriore testimonianza del grande freddo.

Febbraio invece era tutto uno sfavillare di fiocchi di neve tra le case dei contadini, come si vede spesso nei quadri naif.

Cosa ci voleva dire il calendario?
Che il mese di gennaio era solitamente mese molto freddo, con l’anticiclone russo a farla da padrone anche sull’Italia e per vedere la neve bisognava aspettare il febbraio.

In realtà le cose non vanno proprio così: le irruzioni fredde per essere degne di tale nome e favorire nevicate su vaste porzioni di territorio devono spingersi con forza verso sud e verso ovest, solo in questo modo possono sconvolgere le configurazioni bariche preesistenti e favorire la nascita di vortici forieri di neve. Le prime regioni a risentirne allora DEVONO forzatamente essere quelle centro-meridionali, altrimenti se il freddo si ferma al nord ha vita breve.

La sequenza giusta, quella che porta a nevicate che si ricordano nel tempo è esattamente la seguente: molto freddo ma secco al nord, freddo e nevoso al centro-sud, poi scalda al sud e nevica al centro e al nord, poi solo al nord, fine dell’episodio.

Così sono sempre andate le annate nevose che hanno interessato l’Italia intera, altrimenti solo eventi parziali e limitati.

La domanda allora sorge spontanea? E’ questo il caso.
Pur senza grandi respiri gelidi, sembra che il meccanismo possa completarsi ma una settimana è lunga e nel meteo fino all’ultimo minuto non si può mai dire.

Abbiamo certamente un vortice freddo che verrà sballottato per mezza Europa, incastrato tra l’alta russa e quella azzorriana.
Possibile che nel fine settimana si disponga in una posizione favorevole alle nevicate al nord, dopo aver imbiancato il centro-sud.

Per sapere se andrà veramente così non vi resta che seguirci su MeteoLive nei prossimi aggiornamenti.

SINTESI PREVISIONALE sino a lunedì 31 gennaio:
martedì 25 gennaio: al nord qualche fiocco solo in Romagna, altrove abbastanza soleggiato con passaggi nuvolosi modesti. Freddo.
Al centro-sud perturbato con precipitazioni sparse, più diffuse e persistenti su Marche, Abruzzo, Umbria, Lazio interno e meridionale, Campania, Molise e Basilicata. Maggiori schiarite su Sicilia meridionale, Calabria jonica e Toscana. Nevicate anche a quote pianeggianti sull’Adriatico e nell’interno, sui 200-300m sul Tirreno ma qualche fiocco possibile anche a Roma e Latina. Nevicate sparse in Sardegna sin quasi al litorale. In serata qualche fiocco possibile anche a Napoli e Salerno. Vento freddo e temperature in calo.

mercoledì 26 gennaio: al nord solo qualche fiocco sulla Romagna, per il resto parzialmente soleggiato, al centro-sud ancora tempo molto instabile con neve sino a quote prossime al litorale, nevicate più abbondanti su Marche, Abruzzo, Molise, Campania interna, Calabria, nord Sicilia, maggiori schiarite su Lazio e Toscana ma ancora qualche rovescio di neve possibile fin sul mare. Temperature in calo ulteriore.

giovedì 27 gennaio: le nevicate si concentrano sul versante adriatico (Marche, Abruzzo, Molise, nord Puglia), ma ancora qualche fiocco su Umbria, Basilicata, Campania interna, Calabria sino a 200-300 ma anche al piano a tratti. Al nord poche variazioni ma giornata molto fredda, specie nelle Alpi.

venerdì 28 gennaio: temporaneo miglioramento ma ancora qualche rovescio sparso sulle regioni centro-meridionali, nevoso oltre i 300m. Leggero rialzo delle temperature, specie sulle Alpi occidentali.

sabato 29 gennaio: nuovo afflusso freddo da est e temperature in calo, probabile formazione di una depressione sull’Italia centrale con coinvolgimento graduale anche del nord: fiocchi in serata nuovamente possibili su Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Umbria sino a quote bassissime

domenica 30 gennaio: peggioramento al nord con neve anche in pianura, abbondante su Piemonte, ovest Lombardia, Liguria, nevicate ancora possibili su Toscana, Lazio, Marche ed Umbria ma con trasformazione in pioggia sul litorale laziale, sull’Abruzzo incerto con qualche fiocco di neve, al sud instabile con rovesci e neve solo oltre i 600-700m. Temperature in ulteriore calo al nord, in lieve aumento al centro, in aumento al sud.

lunedì 31 gennaio: nevicate abbondanti al nord, specie in pianura e sulle Prealpi, a quote collinari ed intermittenti al centro, variabile con rovesci al sud ma con neve solo sull’Appennino oltre i 900-1000m.
Autore : Alessio Grosso