00:00 15 Aprile 2014

Nel mirino dell’instabilità sino alla fine di aprile: ecco dove e quando

Tra la terza decade di aprile ed i primi giorni di maggio l'Italia potrebbe sperimentare un tipo di tempo all'insegna della variabilità. Dagli ultimi aggiornamenti sembrano prevalere gli episodi instabili a scapito delle fasi anticicloniche che comunque non sono da escludere, specialmente quando saremo ormai prossimi agli esordi di maggio. Un tipo di tempo che ricalcherebbe i più classici standard di variabilità primaverile ma con l'ago della bilancia sempre proteso all'instabilità. Vediamo la tendenza nel dettaglio.

Non sarà destinata a concludersi in tempi brevi la fase di instabilità che sta attualmente prendendo piede a partire dai settori orientali della penisola. Variabilità primaverile in chiave fresca se non addirittura FREDDA, che avrà buone probabilità di resistere nei giorni, portando riflessi persino sul tempo della terza decade di aprile. Gradualmente l’azione depressionaria tenderà infatti a spostarsi verso i settori occidentali dell’Europa, laddove persisterà almeno sino alla fine del mese.

Se la linea di tendenza emessa oggi dai principali modelli di calcolo risultasse realistica, sotto un certo punto di vista sarebbe come assistere ad un cambio di regia; il centro motore delle depressioni seguiterebbe a restare ancorato ai settori occidentali europei, avviando sull’Italia un periodo atmosferico caratterizzato da vari impulsi depressionari mobilitati da un getto occidentale sufficientemente teso da consentire una spiccata dinamicità atmosferica, fatta di depressioni (con annessi sistemi frontali) e temporanei cunei anticiclonici. 

Allo stato attuale, a lungo termine, la bilancia pende sempre verso regimi instabili piuttosto che all’affermazione di aree anticicloniche portatrici di bel tempo con caratteristiche maggiormente stazionarie
. Questo comportamento dell’atmosfera verrà probabilmente mantenuto sino alla fine di aprile e solo con l’esordio di maggio qualche area anticiclonica più strutturata potrebbe influenzare il bacino del Mediterraneo a partire dai settori occidentali o meridionali.

Come si comporteranno le temperature?
Il contesto termico risulterebbe altalenante come è normale che sia nei regimi depressionari, mancherebbero tuttavia azioni fredde in grado di portare la temperatura sensibilmente sotto i valori stagionali, anche se dopo la fase fortemente sopramedia che ha caratterizzato la prima parte della primavera, appare a questo punto fisiologico e probabile un riallineamento delle temperature attorno alla media tipica stagionale.

Dove potrebbero concentrarsi le precipitazioni più frequenti?

Le depressioni che attraverserebbero l’Italia, riuscirebbero a portare fronti e perturbazioni lungo tutto lo stivale. Alcune fasi depressionarie appaiono principalmente indirizzate alle regioni settentrionali mentre altre persisterebbero sulle regioni del mezzogiorno. La circolazione media atmosferica che trascinerebbe questi impulsi sarebbe occidentale, questo potrebbe favorire un leggero surplus precipitativo sui settori occidentali italiani.

Alta pressione a cavallo tra fine aprile e inizio maggio?

Il modello americano GFS regala maggiore importanza all’instaurarsi di una zona anticiclonica sui settori meridionali e centrali del Mediterraneo. Questa evoluzione garantirebbe tra gli ultimi giorni di aprile e l’esordio di maggio una generale maggiore stabilità atmosferica rivolta segnatamente alle aree del mezzogiorno. I settori settentrionali verrebbero però ancora marginalmente influenzati dal passaggio di alcune perturbazioni.

Autore : William Demasi