Due alte pressioni ai lati e un canale depressionario nel mezzo. Il biglietto da visita che ci presenta gennaio promette tanta pioggia sulle pianure e a bassa quota, unitamente a nevicate più o meno abbondanti che orneranno di bianco le Alpi e parte della dorsale appenninica, specie centro-settentrionale.
La prima mappa riassume la media di tutto gli scenari del modello di oltre oceano per la giornata di giovedì 11 gennaio.
L'alta pressione delle Azzorre che spesso ha disturbato le entrare perturbate negli ultimi anni, si presenterà in posizione di "riposo" e adagiata sull'Atlantico Portoghese; la figura stabilizzante farà da scivolo ad altri impulsi in ingresso dall'Oceano verso il nostro Continente.
Il rinforzo di una zona anticiclonica sul nord-est Europa obbligherà le perturbazioni a seguire un ipotetico canale che si dipartirà dalla Penisola Iberica verso il Bacino centro-occidentale del Mediterraneo. Da qui scaturiranno le prospettive di maltempo specie al nord e al centro, ma in un contesto solo relativamente freddo.
Il secondo sabato dell'anno (seconda mappa) si presenterà fortemente viziato dalla pioggia che in questo frangente bagnerà soprattutto le Isole e il Tirreno.
Le regioni settentrionali saranno invece interessate da refoli più freddi provenienti da est con un certo calo delle temperature. Non arriverà il freddo, ma i rigori dell'inverno potrebbero essere in parte acuiti da questa ventilazione orientale.
Volgendo ulteriormente lo sguardo a prua e arrivando alla metà del mese, si scorge un tentativo di blocco da parte dell'alta pressione delle Azzorre nei confronti delle miti e umide correnti occidentali (terza mappa).
In questo frangente, aria più fredda potrebbe scorrere da nord a sud sulla nostra Penisola, accompagnando il transito di depressioni foriere di maltempo su gran parte delle nostre regioni.
Insomma: per il momento il mese di gennaio di quest'anno sembra distinguersi abbastanza rispetto agli standard monotoni degli anni scorsi. Vedremo se le cose andranno davvero in questi termini.