Il tam tam degli aggiornamenti modellistici degli ultimi giorni indirizza l'occhio del previsore verso scenari perturbati ed anche piuttosto freddi nell'arco della prima decade di dicembre.
La corrente a getto subirà una vistosa ondulazione che avrà radici molto lontane, addirittura nell'Oceano Pacifico. In risposta a ciò, si svilupperà un promontorio altopressorio in pieno Atlantico che avrà come conseguenza la creazione di una saccatura fredda sul comparto centro-occidentale europeo.
Questo è quanto prevede il modello americano per il primo sabato di dicembre:
Una vasta depressione abbraccerà tutta l'Europa occidentale. Sull'Italia avremo la risalita di correnti meridionali che a contatto con il cuscino freddo presente in Valpadana, potrebbe determinare nevicate a quote molto basse, se non in pianura, specie sul nord-ovest.
Al momento si tratta solo di un'ipotesi (non di una previsione) che dovrà essere opportunamente vagliata con le prossime uscite dei modelli.
Sul resto d'Italia arriveranno piogge in un contesto non molto freddo, in attesa che tutta la struttura perturbata evolva a levante.
Se con un balzo virtuale ci spostiamo a martedi 8 dicembre, notiamo l'Europa centrale e l'Italia avvolta da una vasta depressione, sebbene non intensa come quella riportata nella mappa precedente:
Tempo instabile o perturbato sarà presente al nord e al centro con piogge frequenti e nevicate sui rilievi, sotto l'egida di temperature abbastanza basse. Notate l'alta pressione ubicata molto a nord, addirittura a nord-ovest dell'Islanda, lontana dalle nostre lande.
Il tempo sarà migliore solo all'estremo sud e sulla Sicilia dove i valori termici si prevedono piu miti.
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