00:00 19 Gennaio 2021

Meteo a 15 giorni: “L’anticiclone della Merla” sarà seguito da nuove incursioni fredde e perturbate?

Gli ultimi giorni di gennaio si concluderanno con una temporanea zona di alta pressione sul Mediterraneo a cui non saranno comunque associati sopra media termici elevati. Dai primi di febbraio invece la nostra Penisola sarà nuovamente soggetta ad attacchi freddi e perturbati di natura polare.

Gli ultimi tre giorni di gennaio sono considerati per tradizione i più freddi dell’anno (i Giorni della Merla). Il calendario vorrebbe così, ma le dinamiche del tempo quasi mai seguono i canoni rigidi della statistica; non è infrequente infatti che la circolazione sinottica si presenti completamente diversa rispetto a ciò che statisticamente si crede. 

Quest’anno sembra infatti probabile che gli ultimi giorni di gennaio, considerati freddi e perturbati per tradizione, possano trascorrere sotto una temporanea zona di alta pressione, prima che il maltempo torni a dire la sua all’inizio di febbraio. 

"L’anticiclone della Merla" risulta ben evidente nello scenario ufficiale del modello americano imbastito questo pomeriggio. La mappa mostra la situazione sinottica attesa per venerdi 29 gennaio

Notiamo la temporanea fase di bel tempo che interesserà l’Italia in questo frangente temporale. Una situazione del genere garantirebbe la stabilità da nord a sud anche se sulle pianure e le bassure favorirebbe la formazione di nebbie nelle ore notturne e al primo mattino. 

Dal punto di vista termico, questo anticiclone non dovrebbe portare "sopramedia" marcati. A tal proposito, vi mostriamo la massima anomalia termica al rialzo (a 1500 metri) attesa in area mediterranea a fine mese. 

Il massimo del sopramedia termico indotto da questo anticiclone verrà raggiunto sabato 30 gennaio, ma come vedete non si dovrebbe andare oltre i 4° di anomalia positiva sul Mediterraneo occidentale. In Italia le temperature si manterranno quindi complessivamente nella norma, al massimo con sopramedia abbastanza trascurabili sui settori occidentali. 

Quando cambierà la situazione? Secondo l’ipotesi ufficiale imbastita questo pomeriggio dal modello americano, molto presto! Osservate cosa potrebbe succedere nei primi giorni di febbraio sul Mediterraneo e in Italia: 

Una grossa depressione alimentata da aria polare (qundi non eccessivamente fredda) potrebbe entrare come una lama nel burro sul Mare Nostrum. E’ palese che con un ingresso perturbato di questo tipo, tutta l’Italia finirebbe sotto precipitazioni talora intense e di tipo nevoso a bassa quota specie al nord. 

E’ altrettanto vero però che la scadenza previsionale è piuttosto impervia; di conseguenza non si può avere la verità in tasca ad una decina di giorni dall’evento in questione. Facendo un provvidenziale confronto con la media degli scenari del modello americano per il medesimo periodo (lunedi 1 febbraio) emergono infatti non poche differenze con lo scenario ufficiale: 

Un calo della pressione sull’Italia sembra comunque esserci, ma non ai livelli contemplati dallo scenario ufficiale (che mostra una grossa ferita perturbata nel Mediterraneo). 

La media mostra infatti una circolazione più occidentale con meno contrasti, precipitazioni non troppo convinte e senza ingressi freddi particolari. 

E’ palese però che nei primi giorni di febbraio qualcosa sull’Italia succederà; varrà quindi la pena seguire tutti i nostri aggiornamenti per scoprire quale sarà la linea che seguirà il tempo nell’ultimo mese invernale (febbraio). 

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Autore : Paolo Bonino