Sussistono ancora dubbi su come potrebbe comportarsi il tempo nei primi giorni di maggio; anche la tradizionale festa del lavoro è ancora male inquadrata dalle elaborazioni odierne.
Sembra comunque probabile un tempo non completamente stabile stante la mancanza dell'alta pressione sul Mediterraneo; solo questa figura barica, che per altro conosciamo molto bene, sarebbe in grado di mettere tutti sotto il sole.
La situazione prevista dal modello americano per giovedi 2 maggio è invece la seguente:
L'Italia non si troverà tra le grinfie di una potente depressione o sotto le nubi di una perturbazione. La nostra Penisola sarà "terra di nessuno", con una blanda depressione che dall'Europa centrale potrebbe inglobare anche il nord Italia. L'alta pressione sarà ancora lontana dalla scena italiana e risulterà ubicata in prossimità dell'Atlantico Portoghese.
Un tempo moderatamente instabile potrebbe quindi aleggiare su parte della nostra Penisola, specie al nord e nelle aree interne del centro, anche se accompagnato da temperature molto gradevoli.
Volgendo lo sguardo oltre e arrivando al primo fine settimana di maggio, la situazione a scala italica e mediterranea potrebbe lentamente puntare verso l'alta pressione e il bel tempo; la mappa relativa a sabato 4 maggio mostra una residua circolazione di bassa pressione sull'Italia alla quale si assocerà un po' di instabilità pomeridiana, ubicata essenzialmente in prossimità delle zone montuose:
Notate le basse pressioni che potrebbero prendere possesso delle alte latitudini, lasciando spazio all'alta pressione di incalzare da ovest verso il Mediterraneo e l'Italia.
A partire da lunedi 6 maggio, infine, la situazione in Italia potrebbe essere la seguente:
Alta pressione, bel tempo e clima progressivamente più caldo su tutta la nostra Penisola. Solo le zone interne appenniniche potrebbero risentire di qualche temporale isolato nel pomeriggio, in attenuazione però dopo il tramonto.
Vi ricordiamo che la situazione a medio e lungo termine è molto complicata; sono però due giorni che il modello americano opta per l'arrivo dell'alta pressione in Italia durante la prima decade di maggio; di conseguenza è lecito dare peso a questa tendenza.