La "sberla" che verrà inferta dalle correnti nord atlantiche ai danni dell'estate italica all'inizio della prossima settimana, potrebbe avere ripercussioni anche in seguito.
L'estate, intesa come periodo governato da temperature piuttosto elevate, probabilmente non verrà estromessa dal nostro Paese; l'estate del caldo intenso e duraturo troverà invece un termine nel prossimo week-end.
Volgendo lo sguardo oltre e giungendo a cavallo delle prime due decadi di settembre, le prospettive meteorologiche (almeno per il momento) non sono orientate alla stabilità e al caldo tardivo.
La media degli scenari del modello americano imbastita questo pomeriggio per sabato 7 settembre mostra una situazione instabile e non calda sull'Europa centrale e il centro-nord della nostra Penisola:
L'alta pressione delle Azzorre, fautrice del tempo stabile, resterà relegata sul vicino Atlantico e punterà il suo naso verso le Isole Britanniche; di rimando, sulla nostra Penisola e l'Europa centrale si creerà una voragine barica ricolma di tempo instabile e piuttosto fresco.
In altre parole, al nord e al centro andrebbero in scena temporali più o meno intensi sotto l'egida di un clima non caldo. Al meridione e sulle Isole invece la situazione sarà migliore seppur dettata da condizioni variabili e ventose.
Questa situazione di instabilità potenziale potrebbe proseguire anche oltre. A tal proposito, ecco la mappa estrapolata dalla media americana per mercoledì 11 settembre:
L'alta pressione delle Azzorre si manterrà di quinta sul vicino Atlantico, mentre sul suo bordo orientale scivoleranno ancora correnti fresche nord atlantiche foriere di tempo instabile e non caldo sui nostri lidi. In altre parole, ancora temporali in un contesto termico non caldo sul Bel Paese.
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