00:00 9 Giugno 2009

Stagionali shock: virata verso il freddo per i prossimi mesi in Europa, ma intanto la realtà è l’anticiclone africano alle porte

Clamorosa virata verso valori inferiori alla norma su gran parte d'Europa da parte delle proiezioni stagionali offerte dall'ente americano NOAA. Intando l'Italia da venerdì farà i conti con l'anticiclone.

Proprio mentre sta per partire la seconda offensiva stagionale del caldo africano, ecco l’aggiornamento con le proiezioni stagionali per i prossimi sei mesi, gentilmente offerte dall’ente americano NOAA.

Sembra quasi una vicenda da campagna elettorale. Il caldo gode dei favori del pronostico per molte settimane, invece PUM, come per incanto, i modelli, quasi per dispetto, ci segnalano che la bella stagione entro la fine del mese potrebbe già andare in crisi e virare verso il FRESCO.

Le performances dell’anticiclone africano forse sono eccessive? Ha già dato il meglio di sè? Indubbiamente veniamo da una primavera calda, a tratti anche caldissima, verrebbe quasi da dire che forse l’estate l’abbiamo già sperimentata.

Le stagionali la pensano proprio così, a meno di un clamoroso abbaglio: luglio e agosto freschi sull’insieme del Continente, un po’ più calda solo l’Islanda, la Polonia e la Norvegia, l’autunno ancora decisamente sotto media nell’area mediterranea.

Il trend freddo continuerebbe poi per l’inizio dell’inverno 2009-2010 ma sapete bene che commentare simili mappe equivale a fidarsi ciecamente degli exit-polls elettorali.

Torniamo ad un approccio razionale: temperature sotto la media nel Mediterraneo in estate spesso fa rima con correnti settentrionali, oppure orientali, altrettanto spesso con fasi perturbate o depressionarie, di quelle che possono infastidire parecchio i turisti e rallegrare chi proprio il caldo non lo sopporta e non può permettersi il lusso di andare in vacanza.

Ma come mai le stagionali depongono per una seconda parte d’estate così sotto tono? Tanti i motivi. Indice NAO particolarmente basso come da tempo non si vedeva, sole esanime, Nino molto debole e scarsamente in grado di influenzare il tempo in Europa, temperature superficiali dell’Atlantico relativamente basse, performances anticicloniche africane già sprecate ad inizio stagione e sua facile implosione, possibile formazione di un anticiclone sbilanciato tra Islanda e Norvegia con via libere alle correnti fredde per una bella gita sul Vecchio Continente.

Come si potrebbe chiamare questa situazione (ISNOR+)? Passateci la battuta ma ormai tra le migliaia di sigle e di indici comparsi come funghi negli ultimi anni si fa fatica ad inquadrate tutto.

La realtà però al momento sembra ben diversa: da venerdì 12 o sabato 13 giugno ci attende una bella sfuriata dell’anticiclone africano con il suo nasone pronto a spedirci addosso l’isoterma della +20 in quota che nelle zone interne a clima continentale e specialmente nelle prigioni d’asfalto in cui viviamo si trasformeranno in un tranquillo +35°C.

Cambiamenti se ne vedono non prima di venerdì 19 o di sabato 20 ma è presto per dire quanto potrà durare la sfuriata calda e soprattutto per dire se dietro questa seconda onda di calore ci aspettino frescure inopinate.

SINTESI PREVISIONALI SINO A MARTEDI 16 GIUGNO 2009:
mercoledì 10 e giovedì 11: ultime incertezze al nord con qualche temporale su Alpi, Prealpi e Friuli Venezia Giulia, tendenza a miglioramento entro giovedì sera. Al centro-sud bello o a tratti velato. In Appennino nel pomeriggio qualche spunto temporalesco isolato, specie sul settore marchigiano o abruzzese.

venerdì 12: l’anticiclone africano irrompe gradualmente nell’area mediterranea. Temperature in aumento.

sabato 13 e domenica 14: giornate soleggiate e calde con temperature in sensibile ulteriore aumento con prime punte di 32-33°C.

lunedì 15: aumento della calura, sarà facile raggiungere i 34-35°C in diverse città delle zone interne, farà più fresco unicamente lungo la fascia costiera. La lunga durata del giorno peggiorerà la situazione.

martedì 16: ancora soleggiato e caldo con valori pressochè stazionari o in lieve aumento.
Autore : Alessio Grosso