00:00 3 Febbraio 2010

Scocca l’ora dell’Atlantico, ma non diamo l’inverno per spacciato

La nuova impostazione circolatoria favorevole alla pioggia e alle temperature più miti non dice nulla sulle sorti dell'inverno. Entro la seconda decade di febbraio infatti nuovi interessanti scenari si profilano all'orizzonte.

Archiviata la sbrigativa pagina artica, ora la parola passa alle tiepide correnti provenienti dall’oceano, impersonate da una attiva perturbazione che occuperà le nostre ore tra venerdì e sabato. La pioggia in quel frangente sarà la protagonista numero uno; la neve cadrà abbondante sulle Alpi, mentre in Appennino risalirà la china infarinando solo le quote medio-alte.

Cosa accadrà dopo questa iniziativa di stampo più tardo autunnale che invernale? La chiave di volta sta nell’inqudrare correttamente le prossime mosse dell’alta pressione atlantica; si, perchè proprio il ciclope del bel tempo, che in un primo tempo si era venuto a sgonfiare a due passi dall’Italia, ora riprenderà vigore, alimentato da una iniezione di energia proveniente dalle latitudini subtropicali.

Questo fuoco ritrovato sparerà la cartuccia lungo i meridiani fino a portarlo tra domenica 7 e lunedì 8 al cospetto dell’Islanda, infilandosi come una spina nel fianco del vortice polare. Quest’ultimo sarà costretto a rilasciare un’onda depressionaria che dal comparto siberiano tenderà a scivolare verso l’Europa centro-occidentale ponendo il suo quartier generale sulla Francia intorno al 10 del mese.

Come potete vedere tutta la circolazione sullo scacchiere euro-atlantico verrà nuovamente sovvertita, la porta atlantica sbarrata e quella fredda continentale riaperta. Attenzione però, l’esperienza insegna che tali manovre, viste con cosi tanto tempo di anticipo, sono soggette a limature e riaggiustamenti. Tra questi il più probabile sembra quello che vedrà l’Italia interessata in modo selettivo, con il nord meno favorito in termini di precipitazioni ma più dal freddo, mentre il centro-sud, maggiormente favorito da pioggia e neve, risulterà probabilmente meno rigido.

Insomma i presupposti per un nuovo esaltante periodo di dinamicità meteorologica ci sono tutti; ciononostante non ce la sentiamo di aspettarci chissà quale colpaccio dell’inverno; siamo piuttosto convinti che la stagione, lasciati alle spalle i molti “non inverni” degli anni ’90, proseguirà sulla falsariga di una ritrovata normalità.

SINTESI PREVISIONALE FINO A MERCOLEDI 10 FEBBRAIO

GIOVEDI, 4 FEBBRAIO 2010
Aumentano in mattinata le nubi al nord e, dal pomeriggio, anche al centro e sulla Sardegna, ma ancora senza fenomeni. Per gran parte soleggiato al sud e sulla Sicilia, con qualche addensamento sparso e innocuo, più compatto nelle ore pomeridiane, ma sempre senza rischio di fenomeni. Scirocco in rinforzo sulle Isole Maggiori e sulle coste tirreniche, con temperature in aumento.

VENERDI, 5 FEBBRAIO 2010
Moderato maltempo al nord e al centro, con precipitazioni diffuse, a carattere nevoso in mattinata sulle pianure del basso Piemonte, oltre gli 800-1000 metri sulle Alpi, intorno a 1500-1700 metri sull’Appennino centro-settentrionale. Nel pomeriggio fenomeni in estensione anche a Campania, Potentino e Calabria, con neve oltre i 1800 metri. Prevalenti pause asciutte su coste abruzzesi, molisane, Puglia, Materano e Sicilia. In serata si attenuano i fenomeni al nord-ovest e sulla Sardegna, qui si inserirà anche il Maestrale.

SABATO, 6 FEBBRAIO 2010
Torna il sole su Piemonte, Valle d’Aosta e Ponente ligure. Ancora nubi irregolari ma con scarsi fenomeni sul resto del settentrione. Rovesci sulle altre regioni, con calo del limite delle nevicate in Appennino fin verso i 600-700 metri, ad eccezione del tratto calabrese e dei monti siculi, dove il limite si attesterà intorno a 1000-1200 metri. Tendenza variabilità in serata su Sardegna e Toscana. Nuovamente più freddo, specie al centro e al sud.

DOMENICA, 7 FEBBRAIO 2010
Instabile sul medio Adriatico e al sud, con rovesci in lenta attenuazione e nevicate in montagna tra 600 e 1000 metri. Bello sul resto del Paese. Moderatamente freddo.

LUNEDI, 8 FEBBRAIO 2010
Nuvolaglia innocua in val Padana e lungo l’Adriatico. Più sole sul resto d’Italia. Entro mezzogiorno nuovo aumento delle nubi a partire dalla Sardegna, ma senza fenomeni. Freddo ovunque al mattino.

MARTEDI, 9 FEBBRAIO 2010
Peggiora al centro-sud e sulle Isole, con nuove precipitazioni. Al nord nubi ma con fenomeni più occasionali, nevosi a quote nuovamente più basse. Freddo.

MERCOLEDI, 10 FEBBRAIO 2010
Condizioni di spiccata instabilità, con possibilità di rovesci, specie al sud; brevi nevicate a quote medio-basse sull’Appennino centro-settentrionale. Tendenza a generale miglioramento. Sempre moderatamente freddo.
Autore : Luca Angelini