00:00 29 Novembre 2016

Meteo a 7 giorni: prevale l’anticiclone ma freddo da est sempre in agguato sino a martedì 6

Freddo con gelate sino a giovedì mattina, specie nelle valli e sulle zone interne, poi break anticiclonico sino a domenica, quando potrebbe rientrare nuovamente aria fredda da est.

In attesa di capire se l’inverno verrà davvero stroncato sul nascere da una poderosa rimonta dell’alta pressione subtropicale, l’aggiornamento del NOAA segnala che il mese di dicembre sull’Europa dovrebbe trascorrere termicamente nella norma sulle nostre regioni, un po’ più caldo della norma sull’ovest del Continente e marginalmente sulle Alpi, più freddo della norma su tutto l’est europeo, nella norma sull’Europa centrale, a conferma di quanto esposto molte volte su MeteoLive.

A livello precipitativo le cose non andrebbero così bene, con una marcata anomalia negativa tra nord e centro Italia, dove in pratica non pioverebbe e non nevicherebbe. Vedremo.

Cominciamo intanto a raccogliere gli effetti di quanto seminato in queste ore dalle correnti fredde orientali.

Con l’aumento della pressione, l’attenuazione del vento e la serenità del cielo previsto, la prossima notte si registreranno temperature sotto lo zero su diverse aree del nord e del centro Italia, nonché su alcune zone appenniniche del meridione.
Nel frattempo in alta montagna i valori sono attesi in deciso rialzo.

Giovedì entrerà aria più mite ed umida anche nei bassi strati, che determinerà la formazione di nuvolaglia tra Liguria, regioni centrali tirreniche e poi anche la Valpadana con temperature in ulteriore rialzo.

Poche novità per venerdì, mentre durante il fine settimana l’alta pressione si ritirerà verso nord di quel tanto che basterà a far rientrare nuovamente aria più fredda da est sul catino padano, che tra lunedì e martedì potrebbe anche coinvolgere le regioni adriatiche.

Sarebbe già la seconda volta in pochi giorni e ricordiamo che negli ultimi anni l’ingresso dell’isoterma di zero gradi a 1500m sull’Italia è risultato sempre più episodico e faticoso.

I risvolti in termini di instabilità risulterebbero modesti e peraltro ancora tutti da decifrare e tenderebbero comunque poi a localizzarsi in Adriatico.

Si intuisce oltretutto che si tratta di una fase interlocutoria, in attesa davvero di capire che piega prenderà il dicembre.

RIASSUMENDO in sintesi sino a martedì 6 dicembre:
mercoledì 30 novembre
: ultimi addensamenti al sud con rovesci su Puglia e Lucania, anche nevosi sino in collina, ma con tendenza a rapido miglioramento, bello altrove con gelate notturne all’interno e nelle vallate. Attenuazione del vento, aumento delle temperature in quota e sulle coste del Tirreno.

giovedì 1° dicembre: parziali addensamenti tra Liguria, Toscana, Lazio e regione padana ma senza fenomeni, locali banchi di nebbia, ancora gelate e brinate mattutine nelle valli nelle zone interessate da cielo sereno notturno. Temperature in ulteriore aumento in quota e sulle coste, solo nei valori massimi in pianura.

venerdì 2 dicembre: tempo simile a giovedì ma con temperature in ulteriore rialzo nei valori minimi e scarso rischio di gelo, salvo nei fondovalle alpini ed appenninici. Un po’ di nubi sparse.

sabato 3 dicembre: bel tempo ovunque, locali nebbie in pianura al nord e nelle valli del centro, temperature in lieve e generale flessione.

domenica 4 dicembre: rientro di correnti un po’ fredde al nord con nuvolaglia innocua ad ovest, sereno sul Triveneto, un po’ di nubi sparse al centro e al sud, senza fenomeni di rilievo.

lunedì 5 e martedì 6 dicembre: evoluzione ancora tutta da verificare, ma probabilmente un po’ più freddo tra nord e regioni adriatiche e tempo variabile al centro e al sud. Attendibilità bassa.
 

 

Autore : Alessio Grosso