00:00 31 Dicembre 2014

METEO A 7 GIORNI: il freddo abbandonerà l’Italia definitivamente?

Si concludono in queste ore gli effetti della prima consistente "invernata" della stagione 2014-2015. In seguito ritorno dell'anticiclone con i relativi tepori portati dall'aria oceanica. La soluzione sarà davvero così semplice?

In queste ore si sta consumando sui settori centrali e meridionali dell’Italia, un’irruzione di aria molto fredda dalle origini artico-continentali. Questa massa d’aria è apportatrice di rovesci e nevicate a quote molto basse che hanno investito soprattutto i settori adriatici centro-meridionali e le coste settentrionali della Sicilia. Brevi nevicate sono avvenute anche sul basso Tirreno e la costa sicula orientale.

Il rinforzo della corrente a getto occidentale che si dipana dalla regione canadese all’oceano Atlantico, determina in queste ore una brusca "iniezione" d’aria calda che partendo dai settori occidentali dell’Europa, tende a migrare verso oriente. Tutto questo determinerà ben presto un’attenuazione del flusso d’aria fredda diretto all’Italia, il nuovo anno esordirà quindi sotto un tipo di tempo completamente diverso, nel quale l’influenza temperata dell’oceano tornerà a farla da padrone, determinando un aumento piuttosto repentino della temperatura sia al suolo che in quota. I settori occidentali dello stivale saranno particolarmente colpiti dalla risalita delle temperature connesse all’arrivo dell’anticiclone, l’interruzione dei flussi freddi diretti alle regioni meridionali favorirà comunque un aumento sensibile delle temperature un po’ ovunque.

Raccontata in questa maniera, potrebbe sembrare che per il freddo e l’inverno europeo, le probabilità di una nuova offensiva possano essere posticipate chissà quanto in là nel tempo. In realtà guardando meglio agli ultimi aggiornamenti, la soluzione del rebus potrebbe non essere così scontata; una nuova "pulsazione" d’aria calda potrebbe infatti invadere i settori settentrionali europei già entro la prima decade di gennaio, confinando un poco più ad ovest gli effetti portati dalle vorticità tipicamente legate al vortice canadese. Questa situazione potrebbe agevolare la discesa di una nuova massa d’aria molto fredda dai settori europei nord-orientali sin verso la regione balcanica già entro domenica 4 gennaio.

A quel punto il passo verso la conquista del territorio italiano sarebbe breve e difatti gli ultimi aggiornamenti del modello americano danno risalto proprio al possibile intervento sul suolo italiano, di una nuova massa d’aria fredda con target ancora una volta i settori meridionali dello stivale attorno il periodo dell’Epifania. Il target temporale di questa irruzione parrebbe essere tra lunedì 5 e mercoledì 7 gennaio.

Per conferme o smentite attendiamo i prossimi aggiornamenti.

Sintesi previsionale da giovedì primo gennaio, giorno di CAPODANNO a mercoledì 7.

CAPODANNO, giovedì primo gennaio: ultimi fenomeni si attardano al meridione, con particolare riferimento ai settori adriatici. Altrove tempo buono e progressivo aumento delle temperature ad iniziare dalle regioni settentrionali e dal medio Tirreno. Ventilazione nord-orientale in attenuazione.

Venerdì 2: l’alta pressione conquista la nostra penisola, valori termici in aumento ovunque, nubi cirriformi di passaggio sulle regioni settentrionali, possibile episodio di Favonio alpino con aumento termico anche al suolo. Schiarite ed aumento termico anche al meridione. Ventilazione moderata variabile.

Sabato 3 – domenica 4: giornata di tempo buono su quasi tutta l’Italia. Addensamenti saranno possibili su Liguria, Toscana, Lazio, senza fenomeni.  Domenica 4 gennaio aumento della nuvolosità anche sulle adriatiche e sui settori nord-orientali. Sarà un weekend di temperature miti, assenza generale di freddo sul suolo italiano.

Lunedì 5 – martedì 6: massa d’aria fredda scivola lungo il fianco orientale dell’alta pressione, tempo instabile e freddo sui settori adriatici centrali e meridionali con neve a bassa quota. Temperature in calo anche al nord ma senza fenomeni.

Mercoledì 7: nuova, possibile maggiore ingerenza dell’alta pressione sul Mediterraneo centrale con aumento delle temperature e miglioramento generalizzato del tempo.

Autore : William Demasi