00:00 19 Gennaio 2005

Freddo “russo” a fine mese?

Un ponte anticiclonico tra l'alta pressione russa e quella azzorriana potrebbe favorire un'intensa avvezione fredda sul nostro Paese. C'è però ancora molta incertezza circa le reali conseguenze di questa nuova disposizione delle figure bariche, anche per il fine settimana non tutto sembra chiarito.

Parola d’ordine: piedi di piombo. La velocità con cui sono mutate le condizioni meteorologiche negli ultimi giorni rispetto all’ipotesi di un’ultima decade di gennaio tranquilla, ci induce a non rilasciare dichiarazioni scritte che possano dar adito a false illusioni in chi desidera ardentemente che l’inverno mostri con forza i suoi rigori, nè spaventare chi teme il freddo e non ha proprio in simpatia la neve. Certo la neve prevista al nord e sull’Appennino è arrivata, ma da qui a pensare che sia pronto un facile bis, ne corre.

Eccovi allora alcune considerazioni:
-l’alta pressione delle Azzorre è ancora lì, in posizione di attesa, mai doma, sempre pronta a riproporsi sullo Stivale al primo errore delle correnti perturbate.

-un corridoio di aria fredda, molto stretto per la verità, si è scavato sul suo bordo orientale all’altezza della Francia.

-più a est, tra la Russia settentrionale e la Carelia si sta intensificando il famoso anticiclone spesso responsabile del freddo anche alle nostre latitudini.

Conseguenze: per qualche giorno le correnti proverranno da NNW fino a scavare una saccatura che riesca a comprendere l’Italia: da qui la variabilità attesa per il fine settimana con temperature non particolarmente basse.

-da martedì è probabile che si assista ad un legame tra anticicloni con situazione di blocco parziale dell’Atlantico e inserimento di un vortice freddo tra Europa centrale e Balcani con parziale interessamento della Penisola, sia in termini di freddo (PER TUTTI), sia in termini di neve (Romagna, medio Adriatico, meridione, basso Lazio).

Solo nel fine settimana sapremo concretamente cosa ci aspetta alla fine del mese, per ora accontentatevi delle congetture e non fatevi spaventare o imbrogliare da chi grida ai quattro venti che arriverà l’apocalisse bianca…

SINTESI PREVISIONALE sino a mercoledì 26 gennaio
giovedì 20 gennaio: tempo in miglioramento al meridione con residui rovesci solo in mattinata, al centro tempo buono, al nord velato con addensamenti più importanti lungo le Alpi, sui crinali confinali probabile anche qualche nevicata oltre i 1500m. Venti moderati settentrionali al centro-sud, deboli al nord, con rinforzi di Foehn, temperature in aumento.

venerdì 21 gennaio: giornata molto mite e gradevole su tutta la Penisola, specie in Valpadana, nuvolosità passeggera ma senza fenomeni. Nelle Alpi, specie sui crinali di confine nuvoloso e qualche fiocco di neve portato da nord soltanto oltre i 1800m.

sabato 22 gennaio: ventilazione più fredda, sereno al nord tranne lungo la cresta delle Alpi dove sarà più nuvoloso con qualche fiocco di neve sino a bassa quota, variabilità al centro-sud ma senza precipitazioni di rilievo, temperature in diminuzione.

domenica 23 gennaio e lunedì 24 gennaio: molta incertezza, probabile formazione di una depressione ma di difficile posizionamento.

martedì 25: afflusso di aria fredda da nord-est con generale calo delle temperature. Su medio Adriatico e meridione più nuvoloso e prime probabili nevicate sino in collina, in serata anche sul litorale marchigiano, abruzzese e molisano.

mercoledì 26: situazione invariata, sereno al nord e sul versante centrale tirrenico, instabile con rovesci di neve su medio Adriatico e meridione, (lungo le coste del meridione pioggia), probabile coninvolgimento della Romagna. Ancora più freddo, intenso sulle Alpi.
Autore : Alessio Grosso