Non sarà un fine settimana idilliaco per le regioni del centro-sud. Un impulso instabile proveniente dai Balcani, il terzo in ordine di serie inserito nel grande fiume artico che ha preso piede sulla nostra Penisola, valicherà l'Appennino centrale nella giornata di venerdì 16, causando lo sviluppo di un minimo orografico al livello del mare sulle acque del Tirreno.
La manovra metterà a stretto contatto le fredde correnti nord-orientali di origine continentale con quelle più miti di estrazione mediterranea, predisponendo l'atmosfera alla costruzione di strutture nuvolose piuttosto ben organizzate. Il tocco decisivo però, come spesso avviene, verrà dato dalla situazione presente alle quote medio-alte della troposfera.
La corrente a getto, oltre a inviare sul posto alcuni mulinelli di vorticità , tenderà ad amplificare l'onda depressionaria, mentre dagli alti piani della troposfera inizierà a trafilare aria molto secca. Quest'ultima si troverà dunque a sorvolare l'aria decisamente più umida delle quote sottostanti promuovendo una generale instabilizzazzione delle masse nuvolose.
Già sabato, ma probabilmente con maggior enfasi nella giornata di domenica, si avvicenderanno alcuni rovesci sulle coste abruzzesi e molisane, subito sostituiti però dal rischio di temporali in arrivo sulle coste toscane, laziali e campane. Nel frattempo l'onda depressionaria avrà guadagnato anche la Sicilia, dove partirà una ulteriore mandata temporalesca diretta verso la Calabria.
Non si esclude il coinvolgimento anche di Lucania e Puglia, soprattutto nella giornata di domenica, con rovesci irregolari e qualche manifestazione temporalesca. La quota neve risalirà qualche centinaio di metri sulle cime dell'Appennino, mentre venti di burrasca sferzeranno a rotazione ciclonica tutti i nostri mari centro-meridionali.