00:00 18 Gennaio 2022

WEEKEND con FREDDO a tratti intenso ma molte regioni resteranno a secco, poi…

Confermato l'arrivo di un'ondata d'aria fredda sull'Italia nel fine settimana. Attesa diminuzione sensibile della temperatura specialmente lungo i versanti adriatici. Qualche regione si giocherà la possibilità di NEVE ma molte altre resteranno a secco. In seguito il futuro dell'inverno sarà ancora legato ai capricci dell'alta pressione.

SITUAZIONE ATTUALE ED EVOLUZIONE. Il continente europeo viene interessato da una circolazione anticiclonica foriera di tempo stabile, con temperature nel complesso non fredde. L’alta pressione mostra un punto cardine arroccato a cavallo tra la penisola Iberica ed il centro Europa, in tal modo proteggendo anche il nostro Paese dalle offensive perturbate in arrivo da nord e da ovest. Nella seconda metà della settimana la situazione atmosfera sarà almeno in parte destinata a cambiare, l’alta pressione tornerà a ritirarsi parzialmente verso l’Europa occidentale, lasciando spazio ad una circolazione più fredda ed instabile in arrivo da nord. Giovedì 20 gennaio un fronte freddo si porterà rapidamente verso l’Italia e la regione balcanica, con una riduzione sensibile della temperatura. Analisi in quota del modello americano riferita a venerdì 20 gennaio: 



 

Il passaggio di questa perturbazione sarà piuttosto veloce, verranno penalizzate le regioni del versante tirrenico e l’angolo nord-ovest, dove il tempo resterà asciutto. Delle precipitazioni si verificheranno tra mercoledì e giovedì sulla fascia alpina centrale ed orientale, con quota neve in discesa. Poi tra venerdì e sabato l’instabilità con rovesci di neve a bassa quota si concentrerà sul medio e basso versante adriatico, la Calabria e la Sicilia. Rimangono all’asciutto le altre regioni. Stima delle precipitazioni previste dal modello americano per sabato 21 gennaio:

QUANTO FREDDO AVREMO? In questo frangente la diminuzione della temperatura sarà piuttosto sensibile. Alcune soluzioni previsionali ipotizzano l’arrivo di isoterme fino a -10°C al piano isobarico di 850hPa proprio nel fine settimana. Le regioni coinvolte da queste isoterme sarebbero quelle meridionali, con particolare riferimento del medio e basso versante adriatico. A questo proposito, ecco i valori previsti a circa 1500 metri per la mattinata di domenica 23:

IL TEMPO ATTESO NELL’ULTIMA SETTIMANA DI GENNAIO. L’evoluzione prevista nella parte conclusiva del mese rimane ancora soggetta ad un margine di incertezza. Partiamo dai punti saldi, l’anticiclone sull’ovest Europa non se ne andrà, questa figura barica sarà destinata ad influenzare le vicende atmosferiche italiane ancora per molto tempo.

L’ipotesi del modello americano mette in luce una maggiore ingerenza delle correnti fredde ed instabili da nord-est sull’Europa meridionale. Queste correnti scivolerebbero lungo il fianco orientale dell’anticiclone, condizionando anche l’Italia con temperature fredde ma scarsità di precipitazioni.

L’ipotesi del modello europeo vede l’anticiclone più propenso a sbilanciarsi verso l’Europa ed il Mediterraneo centro-occidentale. Anche in questo caso il tempo sarebbe asciutto ma sicuramente meno freddo, specie al nord-ovest. Al momento questa seconda ipotesi appare quella più probabile ed appare confermata anche dalla media Ensemble del modello americano. Qui la previsione riferita a martedì 25 gennaio:

IN CONCLUSIONE. La terza ed ultima decade di gennaio vedrà ancora l’alta pressione governale la scena europea. Lungo il suo fianco orientale scivoleranno correnti fredde che si faranno sentire sui paesi dell’Europa orientale, i Balcani ed in parte anche l’Italia. L’alta pressione farà muro nei confronti delle perturbazioni oceaniche, le quali continueranno a latitare fin verso la fine di gennaio. Al di la del balletto delle temperature, molte regioni e soprattutto quelle dell’angolo nord-occidentale dovranno fare i conti con il proseguimento di un inverno asciutto e poco nevoso. Questo almeno fino alla fine di gennaio.

Autore : William Demasi