00:00 11 Gennaio 2018

VORTICE POLARE: cerchiamo di analizzarne il comportamento a medio e lungo termine

Importanti novità sullo stato di "salute" del nostro Vortice Polare: ecco cosa potrebbe succedere tra la seconda e la terza decade del mese.

Avanza la stagione e tendono a modificarsi gli assetti delle figure di alta e di bassa pressione sul nostro emisfero, cambiano gli equilibri del Vortice Polare che in questo periodo raggiunge la fase di massima maturazione, aumentando le possibilità che alcune masse d’aria fredda possano spingersi sino alla fascia delle medie latitudini. Tra gli elementi di spicco che emergono dal quadro previsionale relativo alla seconda ed alla terza decade di gennaio, possiamo mettere in luce uno "svuotamento" di vorticità dalla regione canadese al continente Euroasiatico, la seconda metà del mese vedrebbe quindi un fisiologico calo nell’attività delle depressioni extratropicali figlie di un vortice canadese molto attivo, così come, tra alti e bassi, lo abbiamo potuto sperimentare sinora.

Tra le conseguenze sulla circolazione generale emisferica, dovremo sicuramente aspettarci il trasferimento delle masse più importanti di gelo sull’Eurasia, mentre negli Stati Uniti e sul Canada le temperature rientrerebbero nella norma. Nelle sue linee generali, senza pretendere di entrare ancora nel dettaglio, le medie Ensemble di ambo i modelli europeo ed americano sembrano confermare questa ipotesi. 

Sul quadro sinottico europeo, ritroveremo un probabile aumento della pressione e dei geopotenziali sull’oceano Atlantico, laddove andrebbero a costituirsi i presupposti per la formazione di un blocco anticiclonico. Ne potrebbe conseguire l’avvio di una circolazione atmosferica invernale su una buona fetta d’Europa, con possibili ripercussioni anche in ambito italiano (terza decade).

Al momento trattasi di semplici congetture, abbiamo bisogno di ulteriori conferme nei prossimi aggiornamenti, quando potremo entrare nel merito di una previsione più accurata. 

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Autore : William Demasi