Questa volta è autunno vero. Una intensa perturbazione associata ad un minimo depressionario insediatosi sul Mediterraneo centro-occidentale sta impegnando le nostre regioni settentrionali con precipitazioni diffuse anche abbondanti. I fiocchi bianchi cadono copiosi sulle Alpi occidentali a quote tra i 700m del cuneese, dove resistono residui laghi di aria fredda nei bassi strati, e i 1300m delle rimanenti montagne piemontesi e valdostane, mentre su quelle centrali ritroviamo il manto bianco tra 1400-1800m e su quelle orientali tra 1500 e 2000m.
Il satellite mostra una serie di corpi nuvolosi frutto del contrasto ondulatorio tra la massa di aria mite e umida che scorre sulle nostre regioni centro-meridionali nel settore anteriore del minimo depressionario e quella fredda di origine artico marittima che subentra dall'Atlantico settentrionale.
Il susseguirsi di fronti caldi e freddi, unitamente ad un vigoroso effetto sbarramento a sud delle Alpi (ma anche dell'Appennino settentrionale) impone una fenomenologia che al nord si presenta diffusa e persistente.
Il contrasto dell'aria fredda che sta per gettarsi sul bacino centrale del mediterraneo e le acque più tiepide del Mare Nostrum potrebbe inoltre favorire la costruzione di nubi temporalesche sui nostri bacini di ponente non solo in mare aperto ma anche su Sardegna e lungo i litorali di Liguria, Toscana e alto Lazio, soprattutto nella giornata di venerdi.