Fino a pochi giorni fa nessuno, tranne gli "addetti ai lavori" come i previsori, avrebbero immaginato un tale repentino cambiamento stagionale. Invece è bastata una bella irruzione di aria gelida, prelevata da una grande depressione nientemeno che al di sopra dei ghiacci artici, e tutto ha cambiato volto.
Perfino le nostre città hanno cambiato volto. Alcune si sono imbiancate, altre hanno visto una spogliazione veloce delle ultime foglie rimaste ancora appesa in modo precario sulle piante. La stagione prosegue ora lungo il suo cammino e la domanda sorge spontanea: quali altre sorprese ha in serbo il tempo per i prossimi giorni? Fino a quando farà ancora così freddo?
Chi non ama il freddo dovrà mettersi l'anima in pace almeno fino a venerdì, soprattutto al nord e nelle zone interne del centro. Sebbene il ritorno di un maggior soleggiamento potrà dare l'illusione di una transitoria mitezza diurna, l'armonia predominante delle nostre giornate in questa settimana sarà scandita ancora da un ritmo invernale incalzante.
Poi all'orizzonte nuove masse d'aria in arrivo, stavolta più miti. Il loro sopraggiungere si attiverà venerdì dapprima in quota con una tappeto di nubi che si stenderà sulle nostre regioni a giro di ventaglio. Per quanto riguarda il nord, al momento pare che questo ventaglio abbraccerà con le sue precipitazioni più significative l'est del Piemonte, la Lombardia (soprattutto i settori meridionali ed orientali), l'Emilia Romagna e il Triveneto.
Paradossalmente proprio all'arrivo delle precipitazioni però il cuscino freddo mostrerà una erosione alle quote medie, tale da inficiare la conservazione dei fiocchi di neve in caduta verso la pianura. In sostanza la maggior probabilità di neve al piano si concentrerà tra basso Piemonte, bassa Lombardia ed ovest Emilia.
A seguire i fenomeni si trasferiranno al nord-est ma il massiccio afflusso di aria mite di origine subtropicale di provenienza sciroccale determinerà un generale rialzo dei termometri. Su queste regioni dunque la potenzialità nevosa verrà rovinata dalle infiltrazioni miti e sarà quindi la pioggia a farla da padrone.