00:00 9 Marzo 2005

VAL D’AVETO: una valle tutta da scoprire…

Un "angolo alpino" in terra di Liguria; la montagna "a portata di mare".

La Val d’Aveto è una vasta zona montuosa situata nell’Appennino ligure di Levante, formata da pascoli e ampie foreste di faggi e conifere. Non mancano enormi distese di prati, torrenti dalle acque cristalline e ricche di trote oltre ad una ricca rete di sentieri e strade forestali.

Facilmente accessibile dalla Riviera ligure di Levante e dal versante padano attraverso strade panoramiche provenienti da Piacenza e Parma, questa Valle appare all’occhio del turista come un ampio anfiteatro disteso fra i 700 ed i 1800 metri di altezza, racchiuso dalle più alte cime dell’Appennino ligure, che le conferiscono un aspetto alpino e creano un microclima fresco ed asciutto.

Gran parte della Valle è Parco regionale, al cui interno si trova la Riserva orientata delle Agoraie, costellata da alcuni stupendi laghetti di origine glaciale. Il più conosciuto è il Lago degli Abeti, sul cui fondo sono adagiati tronchi di abete bianco con un’età stimata di 2500 anni, perfettamente integri grazie alla particolare temperatura ed umidità dell’acqua e della zona che risulta costante durante tutto l’anno.

Altro Lago caratteristico è quello delle Lame, formatosi allo sbocco di una morena glaciale derivante dalle ultime glaciazioni di 25.000 anni fa che hanno interessato tale territorio.

Le condizioni ambientali sopracitate, unite al clima rigido invernale, hanno permesso la sopravvivenza di un elevato numero di specie vegetali amanti del gelo e dei luoghi incontaminati dall’inquinamento atmosferico. Normalmente tali specie vengono rintracciate a quote più elevate sulle Alpi, o addirittura nei Paesi nordici quali la Scandinavia, la Siberia e la Groenlandia, oltre l’84° parallelo!

Attualmente la Riserva è visitabile previa autorizzazione rilasciata a scopi didattici o di ricerca scientifica dal locale distaccamento del CFS e per il pubblico è aperta due volte all’anno (di norma nel periodo estivo su prenotazione presso il CFS di Rezzoaglio e/o S.Stefano d’Aveto).

Dal punto di vista orografico, i Monti Maggiorasca (1803 metri) e Penna (1735 metri) rappresentano le cime più elevate del Comprensorio Avetano e di tutto l’Appennino Ligure; non si trovano sullo spartiacque principale della catena appenninica bensì su una dorsale secondaria rivolta verso la Pianura Padana. Questo è il crinale che separa la Val d’Aveto(GE) dalla Valli Nure e Trebbia (PC) e dalle Valli Taro e Ceno(PR).

Ai piedi del Maggiorasca si staglia in un’ampia conca baciata dal sole S. Stefano d’Aveto(1050 metri), con il suo centro storico a struttura fortilizia dove hanno sede la locale APT, negozi di ogni genere, alberghi, bar, ristoranti, la banca ed un moderno centro sportivo dove praticare calcio, pallavolo, pallacanestro, tennis e bocce.

A soli 5 km sotto l’austero ed imponente Monte Groppo Rosso(1592 metri) sorge il borgo di Rocca d’Aveto, a 1250 metri, inserito in una natura dagli aspetti quasi “dolomitici”, punto di partenza per escursioni estive ed invernali sui monti del comprensorio del Maggiorasca.

Sempre a Rocca d’Aveto, durante l’inverno, è funzionante una sciovia che serve una pista baby con l’assistenza dei maestri della locale scuola di sci. Nella prossima stagione è prevista anche l’apertura di una pista media più grande servita da innevamento artificiale e con illuminazione per lo sci in notturna.

A sud del Maggiorasca, da una vasta foresta di faggi e conifere, si staglia l’elegante mole rocciosa del Monte Penna, meta in estate di numerosi escursionisti. In inverno il versante nord viene invece scalato dagli alpinisti con piccozze e ramponi.

Oltre allo sci da discesa, che potrebbe in un futuro molto prossimo riconquistare le stupende piste del Monte Bue, in inverno S.Stefano d’Aveto può vantare ben 28 km di piste da fondo( di cui 15 km battute) che partono da Rocca d’Aveto – Tomarlo per poi dirigersi verso il Penna. Qui per la stagione invernale 2005/2006 è prevista anche l’apertura di un rifugio adibito a centro per lo sci nordico, con tavola calda e posti letto.

Oltre al capoluogo e al centro di fondovalle di Rezzoaglio, sede di un caseificio con prodotti tipici locali DOP, la Valle è costellata da tipici piccoli borghi dove la vita continua a scorrere “al ritmo di una volta”.

Sotto l’aspetto faunistico, in Valle sono stati avvistati lupi, tassi, daini, caprioli, lepri bianche delle Alpi, così come l’aquila reale avvistata più volte sui crinali del Monte Penna.

In conclusione, questa valle sorprenderà colui che per la prima volta avrà il piacere di visitarla; vale quindi la pena salire ed immergersi in questo “angolo alpino” a soli 50 km dal mare di Liguria ed assaporarne la natura, le tradizioni, la gastronomia e tutti i suoi prodotti tipici.
Autore : Stefano Capurro (Steba nel forum)