00:00 21 Dicembre 2010

Uno sguardo verso l’anno nuovo, partirà con una nuova ondata di freddo?

La collocazione e la previsione probabilistica di alcuni indici teleconnettivi su grande scala sembrerebbero orientati a introdurre una proiezione propensa ad una nuova discesa fredda di tipo artico. Target la prima metà di gennaio.

Le onde atmosferiche corrono veloci lungo i paralleli del nostro emisfero. Si generano così fasi fredde, quando veniamo attraversati dai cavi d’onda depressionari, a fasi più miti, quando invece sono le correnti che fuoriescono dalla banda degli anticicloni subtropicali ad allungarsi fino a noi.

Dobbiamo dire che le alte pressioni quest’anno rimangono davvero lontane del Mare Nostrum e le fugaci apparizioni che di tanto in tanto tentano di mandare in onda sono solo tempo ed energia sprecata da un inverno che ha ben altro da dire. Ma cosa avrà allora da dire nelle primissime battute del nuovo anno questa stupefacente stagione?

Archiviata l’attuale fase temperata qualche refolo freddo tornerà a far visita al nostro Paese durante le feste natalizie, ma sarà tra Capodanno e la Befana che la circolazione generale atmosferica potrebbe preparare il nuovo colpo basso del grande freddo. La spinta giusta sembra arrivare da lontano, ed esattamente dal Pacifico, dove l’indice PNA (indica lo scarto di pressione tra le alte e le medie latitudini del grande oceano) mostra una secca seppur non trascendentale salita dopo Natale.

La manovra comunque suggerisce la partenza di un’onda depressionaria verso il continente nord-americano prima e verso l’Atlantico poi. Il vortice polare sempre piutosto debole, unitamente alle anomalie negative delle acque atlantiche adiacenti l’Europa, nonchè all’esteso innevamento continentale, sembrano tutti elementi favorevoli allo sviluppo meridiano dell’onda che andrebbe a proiettare anche verso l’italia un nuovo blocco di aria artica.

Saranno poi le forzanti contingenti a determinare lo scorrimento marittimo (45%) dell’aria fredda o quello continentale (65%). Le premesse sono dunque per una prima metà di gennaio sempre più fredda e con occasione per nuove nevicate su diverse zone d’Italia, forse una sorta di bis di metà dicembre.

Nei prossimi aggiornamenti saremo senz’altro più precisi nel descrivervi quanto l’inverno ha in serbo per noi, un inverno che, ne siamo certo fin d’ora, non ci farà assolutamente annoiare. 

Autore : Luca Angelini