00:00 27 Aprile 2018

Una PERTURBAZIONE in transito domenica al nord, poi forte instabilità sull’Italia!

Confermata ormai in via ufficiosa dai modelli, una nuova figura di bassa pressione stabilire il proprio perno sull'Europa occidentale. Ecco le conseguenze sul nostro Paese e gli sviluppi per il prossimo futuro.

Aria fredda di origine nord atlantica è prevista gettarsi a capofitto verso il Regno Unito, il golfo di Biscaglia e la Penisola Iberica. Ne trae origine una saccatura che in queste ore sta prendendo già vigore di fronte alle coste del Portogallo, nel pieno dell’oceano Atlantico, destinata a compiere nei prossimi giorni importanti passi in avanti verso l’Europa, laddove sono previste diverse giornate di tempo instabile. Ne saranno interessate tra domenica e lunedì, soprattutto le regioni dell’Italia settentrionale, ove sono previste alcune precipitazioni associate ad occasionali temporali. Nubi sparse sul resto del Paese, con prevalenza di schiarite sul basso Adriatico e sul Mezzogiorno. Soltanto in un secondo momento, quindi volgendo lo sguardo verso i primi giorni del nuovo mese, maggio 2018, la saccatura sembrerebbe avere piena capacità di isolare un cut-off, cioè un minimo chiuso di bassa pressione arenato sul bacino centrale del Mediterraneo. Seguirebbe quindi una seconda parentesi di maltempo martedì 1 e mercoledì 2 maggio, questa volta in grado di interessare una porzione più vasta del nostro Paese, includendo anche le regioni centrali e soprattutto il Mezzogiorno. 

Durante questa fase atmosferica la temperatura subirà inevitabilmente un contraccolpo verso il basso, ad iniziare tra domenica e lunedì sulle regioni settentrionali, per poi proseguire martedì 1 e mercoledì 2 maggio anche al centro ed al sud.

LUNGO TERMINE: quali potrebbero essere gli sviluppi successivi?

Addentrandoci nel cuore della prima decade di maggio, sembrerebbero esservi i presupposti affinchè possa verificarsi una nuova rimonta dell’alta pressione sull’Europa occidentale. Da questo punto in avanti, le strade restano aperte a diverse soluzioni: sembrerebbe esclusa una persistenza della circolazione di venti occidentali sull’Europa, a scapito ancora di una circolazione da nord-est che potrebbe mantenere condizioni marginali di instabilità soprattutto nelle zone interne del centro e del sud (da confermare). 

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Autore : William Demasi