In queste ore si consuma sull'Europa un'importante manovra atmosferica che porterà valori intensi di freddo sui settori centro-orientali europei. Questa massa d'aria così fredda verrà in parte trascinata a ridosso del nostro Paese dalla presenza di una vistosa figura anticiclonica collocata in posizione anomala sulla Penisola Scandinava. Infiltrazioni d'aria fredda dovrebbero quindi manifestarsi sulle regioni settentrionali entro i primissimi giorni del nuovo anno, portando però soltanto una lieve flessione della temperatura.
Tramontano quindi le possibilità d'avere una decorosa fase invernale sul Mediterraneo e sull'Italia entro la prima decade di gennaio, così come era stato preventivato da alcuni aggiornamenti previsionali emessi gli scorsi giorni.
Questa importante azione di disturbo a carico del Vortice Polare, porterà comunque ripercussioni anche sul tempo previsto sui settori centrali ed occidentali d'Europa che nei prossimi giorni assisteranno ad un graduale ribasso del famigerato "Fronte Polare" che, con tutta probabilità, porterà ad una maggiore azione instabile veicolata dalle perturbazioni di origine oceanica. Dovremo pertanto assistere ad un un regime pluviometrico più regolare che si manifesterà anche con un ritorno delle precipitazioni nevose su Alpi ed Appennino.
Soprattutto alle quote superiori le temperature subiranno un ritocco verso il basso, anche se ovviamente trattandosi di masse d'aria oceaniche, resteremo ancora lontani da valori intensi di freddo. Per assurdo su alcuni settori del nostro Paese (Valpadana) la rottura delle inversioni termiche di queste settimane porterebbero una risalita generale delle temperature rispetto ai valori attuali.
Resta infine da monitorare anche per il futuro la ripresa dei flussi di calore diretti al Vortice Polare che potrebbero determinare ulteriori ribaltoni previsionali.
Seguite gli aggiornamenti.