Quando si muove l'anticiclone, quando le mappe si tingono di rosso in modo deciso e smontano tutti i vecchi impianti barici, qualcosa di grosso bolle in pentola. L'avevo scritto sabato 23,
https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/ultimissime-primi-di-giugno-virata-verso-sole-e-caldo/50066/
attribuendo un 60-70% di attendibilità a questa opzione e ricevendo più di una osservazione critica per questo sbilanciamento verso la stabilità.
In realtà sono giorni che i modelli si confrontano e stanno cercando la strada per trasformare in realtà un progetto anticiclonico neppure troppo velato, andando a spezzare i tentativi delle gocce fredde di tuffarsi nel Mediterraneo.
Anche oggi ci sono arrivate le conferme di una rimonta anticiclonica potenzialmente seria, nata da una compartecipazione tra Africa ed Azzorre e con uno scudo protettivo di quelli d'acciaio, non da mattoncini lego, come appariva in qualche recente emissione.
Intendiamoci: l'anticiclone non ha ancora vinto, il cammino dai primi di giugno è ancora costellato di insidie e soprattutto sino ad allora il nord potrà ancora sperimentare condizioni di instabilità che sembrerebbero al momento culminare in sabato 30 maggio e lunedì 1° giugno, ma già il resto d'Italia vivrà molte giornate di sole, caratterizzate già da un po' di caldo.
Seguiremo attentamente l'evolversi della situazione nelle prossime emissioni, ma è chiaro che l'esperienza insegna a non sottovalutare questi sussulti anticiclonici di matrice subtropicale.
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ULTIMISSIME modello americano: dal 2 giugno esplosione dell'estate!
Era nell'aria, anche se l'opzione non è ancora del tutto probabile.
In primo piano - 26 Maggio 2015, ore 12.45
Autore : Alessio Grosso