00:00 15 Ottobre 2016

ULTIMISSIME: l’instabilità protagonista dell’Europa anche nella terza decade d’ottobre

Un breve sguardo all'evoluzione del tempo nella terza decade ottobrina secondo l'aggiornamento serale del MODELLO EUROPEO.

Risulterà alquanto effimero l’interludio anticiclonico atteso tra domani, domenica 16 e lunedì 17 ottobre; il proseguimento della mensilità sarà ancora scandito da una circolazione atmosferica DISTURBATA ed irrequieta che avrà conseguenze poco stabili sul tempo di casa nostra. Allo stato attuale delle cose, il nostro Paese sperimenterebbe due distinte parentesi di tempo INCERTO, portate da due differenti figure cicloniche.

La prima figura deriverebbe dallo sprofondamento di una depressione nord-atlantica sui settori centrali d’Europa, quest’anno il flusso perturbato atlantico non sembra però godere di buona salute, così dopo aver avuto questo "sussulto", la circolazione verrebbe ben presto tagliata dal flusso portante principale, isolata dal contesto di origine ed in seguito riagganciata dai flussi d’aria fredda di estrazione nord-est europea che ne determinerebbero un rinvigorimento.

Ne deriveranno una manciata di giornate instabili in un range temporale compreso tra martedì 18 e venerdì 21 ottobre,
con effetti soprattutto sulle condizioni atmosferiche previste al NORD.

L’evoluzione successiva vedrebbe invece l’entrata in scena di una grande depressione allungata dal Canada all’oceano Atlantico, sino ad approdare ai settori occidentali d’Europa; l’Italia verrebbe a trovarsi in una posizione cosiddetta "borderline", letteralmente in "una via di mezzo" tra il subire l’influenza di una circolazione di venti orientali, garantita dal persistere di una figura altopressoria in sede scandinava, oppure sperimentare un nuovo flusso di venti meridionali forieri di nuove piogge soprattutto per i versanti tirrenici.

Al momento quale potrebbe essere il destino del tempo italiano superata la data fatidica di domenica 23 ottobre appare ancora difficile da stabilire ma gli scenari pronosticati non sembrano essere nè tranquilli nè tantomeno stabili.

Autore : William Demasi