Situazione attuale: nella notte un corpo nuvoloso sfrangiato ha portato un cambiamento delle condizioni atmosferiche su molte delle nostre regioni ma le precipitazioni ad esso associate sono risultate piuttosto scarse, concentrandosi soprattutto sui settori centro-settentrionali tirrenici. Trattasi a tutti gli effetti di quel che rimane di un sistema frontale andato ormai in frontolosi, cioè "distrutto" da un campo di pressione ancora troppo elevata che persiste in area Mediterranea. Da segnalare l'attenuazione della ventilazione nord-orientale a favore di una risacca di Scirocco con temperature molto miti su tutto il Paese.
L'anticiclone gonfiato da masse d'aria subtropicali, riconquista il Mediterraneo.
Superate le ultime incertezze di queste giornate, una nuova, importante figura di alta pressione rinforzerà sul bacino del Mediterraneo, ripulendo il nostro Paese dall'instabilità manifestatasi nelle ultime 24 ore. Trattasi di una massa d'aria subtropicale che porterà temperature sensibilmente superiori alle medie del periodo su una vasta porzione d'Europa. Questo profilo della temperatura sarà tamponato dalla presenza delle inversioni termiche negli strati prossimi al suolo, frequenti e persistenti soprattutto nelle valli e sulle pianure, Valpadana in primis.
Super zonalità europea.
La forza dell'alta pressione alle basse latitudini dell'Europa, troverà risposta nel rinforzo delle vorticità sull'oceano Atlantico settentrionale. Secondo uno schema già visto e rivisto nelle annate recenti, le masse d'aria sempre più fredde presenti nell'area polare, "travasando" in parte sopra la calda superficie dell'oceano Atlantico, provocheranno la formazione di violente depressioni, scortate nel loro movimento verso est, da un attivo ramo della corrente a getto. Quello che andrà a crearsi sarà sostanzialmente un braccio di ferro depressione-anticiclone che sfocerà in un violento rinforzo dei venti occidentali oceanici che spazzeranno l'intera Europa.
Embrione di anticiclone termico sulla Russia?
Volgendo lo sguardo alla seconda decade di novembre, vengono messi in evidenza due importanti dettagli; il rinforzo delle correnti occidentali sull'Europa ed il consolidamento di quello che appare come un embrione di anticiclone russo-siberiano sull'estremo lembo nord-orientale d'Europa. Movimenti che potrebbero anche recitare un ruolo chiave nel plasmare la circolazione atmosferica europea nelle prossime settimane.