Situazione attuale: l'alta pressione persiste sul nostro Paese, tuttavia una modesta perturbazione attraversa proprio in queste ore le regioni settentrionali, sfiorando soprattutto l'arco alpino ma senza essere accompagnata da fenomeni di rilievo. La perturbazione va infatti infrangendosi contro il muro dell'alta pressione, attenuando rapidamente i propri effetti. Tuttavia una rotazione del vento dai quadranti meridionali ha portato cieli molto nuvolosi o coperti soprattutto sulla Liguria, laddove si sono verificate anche alcune modeste precipitazioni. Tempo più stabile altrove, temperature molto miti ovunque.
Nuovo rinforzo anticiclonico sotto le festività natalizie.
Poche le novità attese sul nostro Paese in concomitanza delle festività di Natale; l'alta pressione accompagnata sempre da un profilo termico votato alle temperature MITI, continuerà ad influenzare il nostro Paese, prolungando ancora la lunga fase siccitosa ed un lunghissimo stop alla dinamicità atmosferica tipica di questo periodo dell'anno.
Nonostante tutto, alcuni settori del nostro Paese mostreranno ancora difficoltà nel liberarsi dalla nuvolosità che continuerebbe ad interessare i versanti occidentali del nostro Paese, rinnovando condizioni di cielo spesso e volentieri nuvoloso per addensamenti di tipo basso, marittimo. Profilo termico che naturalmente continuerebbe a presentare valori tiepidi ed una generale assenza di freddo.
Uno sguardo al medio ed al lungo termine: qualche movimento sull'Europa ma non è ancora abbastanza.
Volgendo lo sguardo agli ultimi giorni della mensilità dicembrina, assisteremo ad una ripresa dei flussi di calore diretti alle regioni polari e subpolari che porteranno ad un riscaldamento piuttosto deciso della temperatura sul Mare del Nord e la Penisola Scandinava. Masse d'aria fredda scivolerebbero sul fianco orientale di questo anticiclone, portando un raffreddamento sensibile della temperatura in territorio russo.
Attenendosi a quella che è la previsione del centro di calcolo europeo, sarebbero POCHE le novità in ambito locale, riferendoci pertanto al bacino centrale del Mediterraneo ed al nostro Paese che continuerebbero a sperimentare condizioni anticicloniche sulla falsariga della situazione attuale. Ci avviciamo così alla fatidica soglia dei 70 giorni di anticiclone, quasi un record per il nostro Paese ma l'inverno 1989-1990 fece anche di peggio ed è per questo che prese il nome di "anticiclone dei 100 giorni".
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