00:00 23 Agosto 2017

Ultimissime della sera: la grande estate di fine agosto, tuttavia per settembre…

L'ennesimo assalto dell'anticiclone africano sul Mediterraneo, ma anche qualche speranza di cambiamento che viene conservata nel futuro, una magra consolazione ma sempre meglio di niente.

Situazione attuale: rinforza l’anticiclone sul Mediterraneo e con esso i valori termici tendenti al rialzo, con picchi di calura che tendono a riportarsi nuovamente superiori ai +30°C, segnatamente nelle zone interne. L’atmosfera ancora abbastanza secca, rende il caldo sopportabile. Pochi gli annuvolamenti, praticamente assenti i fenomeni ad esclusione dell’arco alpino occidentale, dove tra pomeriggio e serata abbiamo avuto qualche debole temporale di calore. 

CALDO: ecco dove colpirà di più nei prossimi giorni.

In questa parte conclusiva di agosto, dovremo aspettarci un incremento della sensazione di caldo su tutto il Paese, vuoi per l’aumento della temperatura che si manifesterá sia lungo le coste ma soprattutto nelle zone interne, vuoi per la risalita dei valori di umidità relativa che andranno ad accentuare la sensazione di disagio da afa soprattutto lungo le coste e nelle ore notturne. Il caldo più intenso atteso nel fine settimana, con valori spesso e volentieri superiori ai +30 gradi, segnatamente nelle zone interne. I picchi più elevati sull’Emilia Romagna, le zone interne di Toscana, Umbria, Lazio, Puglia, Basilicata e Sardegna. 

A livello sinottico ritroveremo una "goccia" d’aria fresca che tenderà a sprofondare dalla Penisola Iberica sin verso il Marocco, da qui la controrisposta d’aria molto calda subtropicale che, nella migliore delle ipotesi, persisterá sul bacino centrale del Mediterraneo almeno sino a giovedì 31 agosto. 

Lungo termine: speranze di cambiamento per settembre?

Nonostante tutto, l’avanzamento stagionale, anche se in evidente ritardo rispetto agli standard degli anni 70′, 80′, prosegue anche in questa estate 2017 ed i primi movimenti d’autunno già adesso si concretizzano alle latitudini settentrionali d’Europa, attraverso un incremento nell’attività delle depressioni extratropicali legate al Vortice Polare in fase di rinforzo.

L’arrivo di settembre segnerà quindi almeno un tentativo di attacco delle correnti fresche ed instabili oceaniche nei confronti del suolo europeo. Ad esserne interessate sarebbero soprattutto la Francia ed i settori centrali d’Europa ma riflessi d’instabilità potrebbero farsi sentire anche sui bacini settentrionali del Mediterraneo, comprese quindi anche le nostre regioni settentrionali. 

Per adesso non possiamo ancora spingerci oltre.

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Autore : William Demasi