00:00 27 Ottobre 2015

Ultimissime della sera: l’ultimo passaggio instabile prima del grande anticiclone

Sintesi previsionale basata sull'aggiornamento serale del modello europeo ECMWF. Cosa ci dovremo aspettare nel prossimo futuro?

Situazione attuale: si attenua il campo anticiclonico sull’Italia, l’avanzata di una vistosa figura di bassa pressione ai settori centrali del Mediterraneo, determina un aumento della nuvolosità a partire dai settori più occidentali del nostro Paese (Sardegna – nord-ovest, regioni tirreniche). Altrove reggono condizioni atmosferiche discrete. Ventilazione ancora settentrionale sul mar Ligure, in rinforzo dai quadranti meridionali altrove.

Due i corpi nuvolosi in arrivo sull’Italia nelle prossime ore. Sintesi sull’evoluzione attesa fino a venerdì 30 ottobre.

L’erosione del tessuto anticiclonico, agevola proprio in queste ore l’arrivo di un corpo nuvoloso che distribuirà una prima tornata di precipitazioni sulla Sardegna e le regioni del medio-alto Tirreno. Trattasi di precipitazioni generalmente di debole intensità, senza essere associate a manifestazioni temporalesche più organizzate.

Un secondo corpo nuvoloso, più organizzato rispetto a quello attuale, attraverserà il nostro stivale dalla serata di domani (mercoledì 28) fino alla giornata di venerdì 30. Tra domani sera e giovedì mattina interesserà soprattutto le regioni nord-occidentali, la Sardegna e la fascia di medio ed alto Tirreno, mentre tra la serata di giovedì e la giornata di venerdì, ci attendiamo un trasferimento delle precipitazioni sulle regioni di nord-est, i versanti adriatici e le regioni meridionali.

Evoluzione a medio e lungo termine: via libera al grande anticiclone.

Volgendo lo sguardo alla prima decade novembrina, appare invece chiaro l’intento dell’alta pressione nel voler chiudere il corridoio depressionario veicolante masse d’aria instabili atlantiche verso il bacino del Mediterraneo. Con l’interruzione degli scambi meridiani, l’aria più fresca non riuscirà più ad estendere la propria influenza verso la fascia delle medie latitudini che sperimenteranno invece il consolidamento di un vistoso anticiclone veicolante aria molto tiepida. 

Stimiamo che tale anticiclone possa interessare l’Europa almeno tutta la prima decade di novembre. In questo lasso temporale la colonnina di mercurio sarebbe soggetta ad una risalita abbastanza sensibile. A livello del suolo e nelle zone pianeggianti interne, tale aumento della temperatura potrebbe in parte essere tamponato dalla presenza delle inversioni termiche, favorite dalle giornate ormai corte e dal regime dei venti che continuerà ad essere nord-orientale. Alle quote superiori così come lungo le coste, l’aumento della temperatura sarà invece libero di manifestarsi, con un picco massimo che il modello europeo stima nel periodo compreso tra lunedì 2 e mercoledì 4 novembre. 

Seguirebbe un lento indebolimento della struttura verso il termine della prima decade novembrina, con effetti ancora tutti da valutare. 

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi