00:00 2 Marzo 2018

Ultimissime della sera: confermati scenari di forte instabilità anche nel futuro

Perturbazioni atlantiche in grande spolvero sul nostro Paese: ecco l'evoluzione messa in luce dal modello europeo sino alla prima metà di marzo.

Quasi a compensare questo prolungato periodo di venti orientali antizonali, il tempo del prossimo futuro tornerà ad essere influenzato dalle correnti occidentali che tornano a conquistare l’Europa senza troppi problemi. A livello puramente sinottico, la circolazione risulterà di tipo oceanico ed il fronte polare posto assai basso di latitudine, i fronti perturbati in seno a queste correnti così tese, saranno quindi molto veloci e si alterneranno sulla scena con un ritmo frenetico, separate le une alle altre da effimere schiarite.

A livello delle temperature, l’aria atlantica porterà con sé un assetto nella media del periodo, laddove però sulle regioni settentrionali non sono da escludere fasi più fredde portate dalle masse d’aria polari marittime la cui ingerenza si farà sentire in modo più deciso, soprattutto come circolazione in quota. Sul Mezzogiorno prevarranno azioni più temperate, con valori termici più elevati e certamente più gradevoli. 

Con l’esordio della seconda decade marzolina, il modello europeo mette in luce una nuova ciclogenesi con asse sull’Europa occidentale (Penisola Iberica), le conseguenze presto dette, porterebbero sul Mediterraneo centrale, ancora flussi di correnti meridionali questa volta inseriti in un contesto particolarmente mite soprattutto al centro ed al sud. 

Primi segnali di primavera?

L’evoluzione suggerita questa sera dal modello europeo, sembra andare proprio verso questa direzione, tuttavia un aumento delle temperature non necessariamente collima con un miglioramento delle condizioni atmosferiche. Flussi di venti meridionali in questo frangente starebbero a significare ancora molta nuvolosità soprattutto al nord e lungo i versanti tirrenici. 

Uno standard di primavera "umida" insomma, molto diverso dalla grande siccità dello scorso anno. 

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Autore : William Demasi