Tutto partirà da molto lontano. L'andamento della corrente a getto sul continente nord-americano, forgiata dall'andamento dei vari indici teleconnettivi legati alle temperature pacifiche, atlantiche e ai capricci del vortice polare, evidenzia un angolo di impatto singolare contro la barriera delle Montagne Rocciose statunitensi.
Singolare perchè il getto si biforcherà generando un enorme blocco anticiclonico che verrà inizialmente trascinato per inierzia dal nord America verso il pieno Atlantico. Qui l'ampiezza dell'onda anticiclonica risultante sarà tale che tutto il movimento di traslazione del centro barico rallenterà provocando un'ulteriore sfogo lungo i meridiani della corrente a getto.
Dei due rami, quello meridionale finirà per iniettare vorticità anticiclonica entro il ciclope del bel tempo rinforzandolo sull'oceano, per poi esaurirsi entro di esso, mentre quello settentrionale raccoglierà aria fredda dalle latitudini artiche e la convoglierà lungo il bord orientale del grande anticiclone atlantico in direzione del Mare del Nord.
Da qui partirà dunque un sistema frontale che nel primo weekend del nuovo mese si porterà a ridosso del versante nord-alpino. Al momento i prodotti modellistici in nostro possesso ci suggeriscono quasi all'unisono una sorta di "rodano show", con lo sfondamento dell'aria fredda verso la sede mediterranea attraverso la porta francese.
Va da sè che con questo tipo di situazione la legge fisica della conservazione della vorticità causerà lo sviluppo e l'approfondimento di un significativo minimo depressionario sui nostri mari di ponente, a partire dal golfo Ligure e poi giù, giù fino ai mari circostanti la Sardegna e ancora oltre, sul Tirreno centrale e meridionale. Il tutto si prenderà la briga di coinvolgere il nostro tempo atmosferico da lunedì 3 fino almeno a giovedì 6 maggio.
In questa prima fase del nuovo mese la stagione farà un passo indietro, proponendo scenari di tempo molto instabile, a tratti anche perturbato e con temperature decisamente inferiori alla norma. Pensate che tra martedì 4 e mercoledì 5 maggio sulle Alpi, alla quota di 1400 metri circa, è prevista una temperatura compresa tra -2 e zero gradi.
E' ipotizzabile dunque anche un ritorno della neve a quote modeste per la stagione, soprattutto al settentrione, mentre il centro e il sud se la vedranno preferibilmente con una non indifferente scia di temporali.
Insomma ce ne sarà un po' per tutti. Alla luce degli ultimi aggiornamenti sarà buona norma dunque non farci illudere dalla parentesi di bel tempo che chiuderà il mese di aprile. La primavera è ancora lunga e corazzata di tanti interessanti colpi di scena.