Tempo in PEGGIORAMENTO sul finire della settimana prossima? Il modello americano ci crede!
Un possibile passaggio perturbato nella seconda metà della settimana, ecco come potrebbe svolgersi e quali regioni potrebbe colpire.
I modelli di previsione ipotizzano lo sviluppo di una nuova circolazione di bassa pressione sull’Europa occidentale nel corso della prossima settimana. Ne potrebbe conseguire un cambiamento importante delle condizioni atmosferiche anche per lo stivale italiano a partire da giovedì 17 settembre in avanti e ne sarebbero colpite ancora una volta le regioni del versante tirrenico e settentrionale. Si tratterebbe forse del passaggio perturbato di "fine stagione", l’evento di maltempo che concluderebbe ufficialmente la stagione estiva per far decollare quella autunnale. Al momento l’unico elemento certo è il rinforzo dell’alta pressione previsto nei primi giorni della prossima settimana, quandi si consumerebbe probabilmente l’ultima chance di tempo estivo della stagione 2020, mentre successivamente si entrerebbe nel cuore vero e proprio della stagione autunnale.
UNA PREVISIONE ANCORA INCERTA. Il disegno sinottico suggerito dai modelli nella seconda metà della prossima settimana, porterebbe alla creazione di un canale depressionario sull’Europa occidentale. Tutto avrebbe inizio già a partire da lunedì 14 settembre, attraverso lo sviluppo di una saccatura nel pieno dell’Oceano Atlantico, alimentata dall’aria fredda in arrivo dalla Groenlandia. Tra martedì 15 e mercoledì 16, questa figura di bassa pressione perderebbe temporaneamente l’alimentazione d’aria fredda, sostando almeno per un paio di giorni sul posto, appena ad ovest del Portogallo e del Regno Unito.
In seguito subentrerebbe un secondo impulso d’aria fredda che dal Labrador e da Terranova si getterebbe a capofitto sull’oceano Atlantico settentrionale, andando a rinvigorire la depressione già esistente, facendola infine avanzare verso l’Europa occidentale ed infine il nostro Paese. Ne potrebbe conseguire una fase di tempo instabile a partire dalle regioni più occidentali. Ecco l’analisi in quota del modello americano riferita a giovedì 17 settembre:
Tuttavia non tutte le soluzioni previsionali sembrano propendere per questa ipotesi, per esempio il modello europeo suggerisce una maggiore ingerenza dell’alta pressione sul Mediterraneo e sull’Europa centrale, fino al Regno Unito, negando l’accesso della perturbazione sul Mediterraneo. Oltretutto in questo caso risulterebbe più limitata anche l’alimentazione fredda in arrivo da Terranova, di conseguenza la depressione atlantica resterebbe privata di quell’apporto di aria fredda necessario a farla avanzare verso il Mediterraneo centrale. Ecco l’ipotesi del modello europeo riferita al venerdì 18 settembre:
Tirando le somme due differenti soluzioni previsionali che avrebbero un impatto molto diverso sul tempo del nostro Paese, con il modello americano prenderebbe il via una nuova fase di tempo perturbato, mentre con il modello europeo si navigherebbe ancora su lidi anticiclonici. Al momento ambo le soluzioni previsionali hanno la stessa probabilità di successo, la previsione di fatto resta ancora incerta.
Autore : William Demasi