00:00 7 Giugno 2017

TEMPESTE di inizio estate; cosa è successo nelle ultime 48 ore?

Un resoconto dettagliato sugli incredibili temporali che nel pomeriggio di ieri, martedì 6 giugno, hanno sconvolto le pianure delle regioni settentrionali.

Durante il periodo estivo le regioni dell’Italia settentrionale devono confrontarsi con i capricci di un’atmosfera, quella estiva, in grado di regalare contrasti elevati che possono poi sfociare nella formazione di intense manifestazioni temporalesche. Proprio i temporali, nubi ad imponente sviluppo verticale, trovano nel periodo estivo linfa vitale da alcune particolari condizioni termodinamiche che vengono a realizzarsi proprio in questo specifico periodo dell’anno. Tra le più importanti;

– un forte riscaldamento del suolo operato dalla radiazione solare

– il passaggio di un impulso d’instabilità accompagnato da elevate vorticità ed un wind shear positivo.

– la presenza di una massa d’aria caldo-umida posta a stretto contatto con masse d’aria più fresche o secche. 

Ebbene tali condizioni ben difficilmente si presentano tutte assieme, nello stesso momento; quando succede, i temporali possono acquistare caratteristiche  particolarmente "severe" ed essere accompagnati da grandinate, colpi di vento e fenomeni vorticosi. 

Nel pomeriggio di martedì 6 giugno, una piccola ma insidiosa saccatura ha attraversato di gran carriera le nostre regioni settentrionali; alle quote superiori circolava un ramo attivo della corrente a getto, negli strati prossimi al suolo il riscaldamento solare ha fatto il suo dovere, innalzando la temperatura sin verso i +26/+28°C, un valore più che sufficiente a sostenere la corrente ascendente di un forte temporale.

La magia di questa situazione è stata però resa possibile dal cosiddetto "wind shear", in questo caso di segno positivo, quindi una rotazione del vento da destra verso sinistra con l’aumentare della quota e nel contempo un suo aumento dell’intensità. Determinante è stata anche la formazione di una vistosa convergenza col marino secco in entrata da sud-ovest.

Ebbene tale disposizione dei venti nei diversi strati dell’atmosfera, predispone alla formazione di vere e proprie "supercelle", cioè temporali provvisti di un mesociclone con un moto di rotazione attorno a sè stessi

Diverse supercelle hanno coinvolto nel pomeriggio di martedì 6 giugno la Valpadana; tra le più rilevanti senza dubbio quella che nel primo pomeriggio ha attraversato la città di Milano per poi esaurire la sua furia poco ad est di Brescia. Questa supercella ha dato luogo a ben tre diversi touch down tornadici, il primo nelle vicinanze di Crema, gli altri due a sud di Brescia (Pavone del Mella). 

Nelle fotografie qui proposte, i nostri inviati hanno avuto la possibilità di immortalare una prima supercella in coda al fronte freddo nei pressi di Casei Gerola (PV), si sono poi diretti di gran carriera verso il Bresciano per fotografare la seconda supercella, ben più intensa e caratterizzata da un andamento "ciclico" e da un evidente vortice proteso verso il suolo.

Autore : William Demasi