Gennaio glaciale sull'est dell'Asia. Temperature glaciali tra Cina, Mongolia e Kazakistan. Super nevicate in Giappone.
Un gennaio senza dubbio da ricordare per l'Asia orientale, alle prese da giorni con una severa ondata di gelo siberiano che non accenna in alcun modo a mollare la presa. Praticamente l'esatto opposto dell'Italia (e dell'Europa centro-occidentale in genere) dove gennaio si sta rivelando uno dei mesi invernali più "caldi" degli ultimi anni.
Il vasto serbatoio gelido che staziona sulla Siberia centro-orientale si è esteso sin verso Cina, Mongolia, Kazakistan e Giappone, dove apporta condizioni di severo maltempo e temperature a tratti glaciali. L'aria gelida pellicolare, ovvero molto più fredda al suolo rispetto alle alte quote, ha invaso lo stato cinese apportando anche nevicate diffuse sino in pianura. Stessa situazione anche in Mongolia, più a contatto con la Siberia, dove il gelo è decisamente glaciale. Addirittura nella località mongola di Tsetsen Uul sono stati registrati i -53.2°C con 16 cm di neve al suolo. Gelo anche nella capitale Ulaan Bator (città con oltre 1 milione di abitanti), dove sono stati registrati ben -37°C!
Gran gelo in tutta la Cina centro-settentrionale con temperature diffusamente inferiori ai -10/-15°C. Addirittura si registrano picchi di - 45,5° a Tulihe, e - 45,2° a Mohe. Gelo intenso anche in Kazakistan dove nella località di Novoniklaevka , nell'estremo nord, sono stati raggiunti i - 45,5°.
Ad Astana, capitale del Kazakistan, la colonnina di mercurio ha raggiunto i -38.2°C. Tutte le scuole sono chiuse e anche molte attività pubbliche sono state interrotte a causa delle gravissime condizioni in cui versa il Paese, derivanti dal gelo estremo.
La neve ha raggiunto anche Tokyo.