00:00 29 Giugno 2007

SPECIALE: Oggetto non identificato nei cieli del Nord Italia!

Quante volte ci è capitato di sentir parlare di strani avvistamenti, oggetti che sfrecciano veloci attraversando la volta celeste, bagliori improvvisi in una notte serena o affascinanti congiunzioni planetarie ravvicinate; ma per la stragrande maggioranza si tratta di fenomeni naturali scientificamente provati. Rimane tuttavia una piccola percentuale di eventi che lasciano un alone di mistero alle loro spalle, in parte chiariti o scientificamente adattati.

Recentemente un nostro caro lettore astrofilo e appassionato di meteorologia come molti di noi, ha catturato casualmente durante una
ripresa video astronomica, un “oggetto non identificato” in transito sul disco lunare.

Vi proponiamo l’intervista integrale al nostro lettore Alberto Mayer, che ci illustrerà meglio il fenomeno di cui è stato testimone,
esponendoci la sua opinione in merito alla possibile natura dell’oggetto.

REDAZIONE: allora signor Alberto Mayer, come ha fatto ad individuare e a riprendere l’oggetto misterioso apparso nei cieli del nord-ovest?

ALBERTO: La sera del 29 aprile, stavo procedendo alla messa a fuoco di una videocamera applicata ad un telescopio. L’alto ingrandimento e l’elevata turbolenza atmosferica, rendevano piuttosto complicata la procedura di messa a fuoco. L’immagine della Luna appariva tremolante, ma percepii subito la presenza di un puntino nero sul lembo del nostro satellite. Al momento pensai si trattasse di sporcizia, particelle di polvere presenti sul sensore della videocamera. Ma in seguito ad un’osservazione più accurata mi resi conto che anche il puntino traslava lentamente e presentava le tipiche distorsioni prodotte dal cattivo seeing (turbolenza atmosferica). A quel punto iniziai un po’ convulsamente ad avviare la ripresa, con la speranza di ottenere immagini il più nitide e stabili possibili.

REDAZIONE: Possiamo capire l’emozione di quel momento, la tensione di fare una mossa falsa, con il rischio di perdere i dati raccolti e
la consapevolezza di assistere a qualcosa di insolito. Cosa ha pensato, di cosa si poteva trattare?

ALBERTO: in prima battuta ho pensato a un satellite geostazionario in fase di librazione, oppure al transito di un pallone sonda per il
rilevamento di dati meteorologici, ma al momento pensavo ad inquadrare l’oggetto nel miglior modo possibile, annotando i dati relativi coordinate spazio-temporali.

REDAZIONE: Quindi una volta effettuata la ripresa ha elaborato il filmato in modo da renderlo il più definito possibile. Ma a quale conclusioni è giunto dopo aver analizzato la ripresa video e i dati relativi all’oggetto?

ALBERTO: La prima ipotesi, cioè quella del satellite geostazionario, è stata scartata dopo una prima analisi dei dati, anche se in effetti l’area in esame coincideva con la traiettoria di un satellite GeoSync, ma non quadravano le dimensioni, infatti l’oggetto avrebbe dovuto avere le dimensioni di circa un chilometro e la tesi del satellite era improponibile. La seconda ipotesi, e cioè il pallone sonda, sembrava la più plausibile in un primo momento, ma anche in questo caso, in base a calcoli trigonometrici, non quadravano né le dimensioni prospettiche e tanto meno l’orario dell’avvistamento, troppo lontano dal lancio effettuato dalle basi aeroportuali.

REDAZIONE: Quindi siamo di fronte ad un oggetto non identificato, un possibile UFO?

ALBERTO: Dopo anni di osservazioni, di notti trascorse ad osservare e fotografare la volta celeste, ho maturato la personale opinione che
l’universo potrebbe ospitare milioni se non miliardi di forme di vita, dalle forme più elementari a quelle cosi dette “intelligenti”.
La struttura dell’universo è sostanzialmente uniforme e, per quanto conosciamo, le stelle obbediscono tutte alle stesse leggi fisiche e
possiedono tutte la stessa composizione chimica. Le condizioni presenti sulla Terra, che hanno permesso lo sviluppo della vita dai microbi fino a noi potrebbero risultare piuttosto rare, ma asserire la nostra “unicità” mi sembra alquanto presuntuoso. Sostenere la tesi di un universo ricco di vita tuttavia, non vuol dire accettare il fatto che forme di vita aliene scorazzino indisturbate nei nostri cieli, con lo scopo di studiarci, analizzarci, burlandosi di noi con strani disegni sul grano o con sporadiche apparizioni, prerogativa di pochi eletti. Sono fermamente convinto che ciò che ho filmato non ha nulla a che fare con fantascientifici ometti verdi in cerca di paparazzi.

REDAZIONE: Ma allora di cosa si tratta; qual’è la teoria più plausibile per spiegare tale fenomeno?

ALBERTO: Spesso, quando ci si trova di fronte a fatti misteriosi, sono le spiegazioni più semplici a svelarne la vera natura.
Supportato dal gruppo Astrofili Sheratan che ha entusiasticamente chiesto pareri a mezzo mondo, sono state man mano accantonate le teorie satellitari, dei palloni sonda e di strani oggetti volanti, ed è prevalsa l’ipotesi meno intrigante ma più umana.

Alla fine di questa lunga vicenda, potrebbe echeggiare tra le piazze del Nord Italia il pianto disperato di un bambino che si è visto
sfuggire dalle mani il suo amato palloncino. Però non c’è alcuna certezza in merito…
Autore : Redazione