EVENTI ESTREMI
Si parla tanto di aumento degli eventi estremi, eppure l’uragano con la maggior depressione: 892 mb, è stato il "Labour Day" e risale al 1935; se osserviamo attentamente i dati il numero di uragani per anno a partire dall'anno 1900 è stato più o meno costante, ma a partire dalla fine degli anni '50, questo numero è calato progressivamente. Oggi si registrano (per anno) solo i tre quarti degli uragani che si verificavano agli inizi del secolo scorso e ben il 30% in meno (per anno) toccano terra. Nel 2006 la diminuzione degli eventi estremi su scala mondiale ha consentito affari d'oro per le assicurazioni.
URAGANI
Si parla anche di possibili uragani nell'area mediterranea. Beh, possiamo dormire sonni tranquilli ancora per molto tempo, perchè l'innegabile aumento delle temperature registrato negli ultimi 30 anni non raggiungerà gli strati più profondi del Mare Nostrum, condizione essenziale per la formazione di simili mostri.
METANO
Si dice che il metano sia un gas più efficace dell'anidride nell'intercettare e ritenere il calore proveniente dal sole: è vero, è 30 volte più efficace ma le sue concentrazioni sono assai modeste, quantunque in crescita. Si dimentica inoltre che l'ossido di azoto e i clorofluorocarburi sono ancora più efficaci, fino a 200 volte il primo e 200mila volte il secondo.
Quello di cui però non si tiene in debito conto è l'influenza del VAPORE ACQUEO: il suo ruolo nel riscaldamento potrebbe essere notevole ma nessuno ne parla.
DATI: riportiamo ancora una volta i risultati dello studio termico effettuato ad Osaka, in Giappone ad OSAKA: 10 milioni di abitanti. Megalopoli, dove la temperatura è realmente aumentata dal 1950 ad oggi. Il raffronto è stato fatto con la cittadina di Maizuru, 100km da Osaka e con una popolazione attuale di 90.000 abitanti, dove la temperatura invece non risulta aumentata in modo apprezzabile. L’effetto dell’isola di calore ha fatto aumentare le medie annuali di Osaka, mentre a Maizuru le temperature si sono mantenute costanti.
VENTO SOLARE
Si parla poco anche delle conseguenze dell'aumento del vento solare; esso potrebbe influenzare i movimenti all’interno del nucleo terrestre con interazione nucleo esterno ed interno e conseguente diminuzione della velocità di rotazione della Terra. L'aumentata durata del giorno tende ad intensificare il flusso zonale atlantico: transitano così più perturbazioni alle medie latitudini. Le correnti zonali più forti rendono però più difficili scambi di calore lungo i meridiani tra Polo ed Equatore: la temperatura alle alte latitudini diminuisce di 0.2°C. Quando la turbolenza solare diminuisce, aumenta la velocità di rotazione terrestre, proporzionalmente diminuisce anche la durata del giorno, aumentano gli scambi meridiani e la temperatura media aumenta di 0.2°C. Il tutto, con un ritardo di 30-35 anni, si somma al normale andamento climatico. Cosa vogliamo dire? Che la macchina climatica è assai più complessa di quanto vogliono farci credere. Tutto viene semplificato al concetto: più anidride caldo, meno anidride freddo.
PETROLIO
il boom petrolifero degli anni 60 è ormai lontano, dalla metà degli anni 80 consumiamo più petrolio di quanto se ne riesca ancora a scoprire.
-Fino ad oggi abbiamo bruciato circa 1000 miliardi di barili: secondo alcuni ne avremmo a disposizione altri 1000, secondo altri addirittura 3000.
-Oggi estraiamo circa 25 miliardi di barili all'anno, un barile =160 litri di petrolio.
-Supponendo di avere a disposizione altri 1000 miliardi di barili, ci sarebbe petrolio ancora per 40 anni. Dunque nessuna tifa per il petrolio, perchè presto andrà ad esaurirsi, più che altro tifiamo per il nostro portafogli...
SPESE
Il Protocollo di Kyoto ci costringe a ridurre le emissioni del 6.5% rispetto ai livelli del 1990. Da allora è stato invece registrato un aumento delle emissioni e così ora viene pretesa da noi una riduzione del 17% che, grazie all'accordo sul solare raggiunto a Bruxelles, è diventato 30%, un valore enorme per l'Italia che mira a penalizzare drammaticamente la quota d’energia primaria che usiamo per la produzione elettrica; sostanzialmente dovremo cessare di produrre energia elettrica da gas, carbone e petrolio. Una follia! Sperare di farcela con il solo idroelettrico, che dà il 15% dell'energia, è a dir poco ridicolo. Eppure sul nucleare tutto tace, ma l'importazione di energia dai cugini d'oltralpe continua.
Fine prima parte.
Nella prossima scheda:
-i dati sulle concentrazioni di anidride
-bioetanoolo? Uhm...
-nessuno vuole le turbine eoliche