00:00 30 Luglio 2014

Solo l’estremo sud ha al momento la quasi certezza di poter vivere un bell’agosto

Sembra di rivivere il film dello scorso inverno, quando si rimandava di settimana in settimana la possibilità di vederlo entrare in scena. Così sta andando anche per l'estate, un binomio raramente riscontrabile in questi termini.

Al momento solo il meridione può affermare di aver vissuto un’estate non molto dissimile da quelle classiche, già sperimentate cioè per diversi anni. Il resto d’Italia si chiede cosa stia accadendo al tempo, perchè soprattutto al nord un luglio così nessuno lo ricordava dalla notte dei tempi.

Flusso perturbato atlantico un po’ più a sud del solito, salita della cintura anticiclonica subtropicale più volta annunciata e mai veramente "decollata", la presenza dell’anticiclone scandinavo, sono all’origine di un flop stagionale che trova riscontro solo parzialmente nella stagione del 2002, quando l’estate conobbe crisi temporalesche frequenti sia a luglio che soprattutto in agosto, oppure nel 2011, quando però dal Ferragosto in poi la bella stagione si prese la rivincita sul maltempo con gli interessi.

Stamane emerge nuovamente questa insofferenza da parte dei modelli, che non riescono a vedere in modo netto l’affermazione della stagione estiva nemmeno in agosto e soprattutto al nord, più vulnerabile alle scorribande atlantiche.

Il modello americano è il più ottimista, eppure anche lui nella corsa di controllo, vede le "montagne russe" con cunei anticiclonici di breve durata con sole e caldo, alternati all’ingresso nemmeno troppo soft di saccature atlantiche foriere di temporali e di bruschi cali termici. 

Di certo ora la stagione delle vacanze sta per entrare nella sua fase culminante. Se il centro-sud, ma soprattutto l’estremo sud, ha discrete, direi anche buone opportunità, di godersi un mese d’agosto con prevalenza di sole e caldo, la sorte del nord rimane in bilico tra modelli non troppo concilianti che sconcertano i previsori.

 

Autore : Alessio Grosso